La Tavola Ouija e la sua maledizione!
Una conoscenza amplificata dal web e dalla cinematografia horror. Ma anche da alcune inspiegabili tragedie seguite al suo utilizzo. Emblematico a tal proposito, tra gli altri, è il caso Vallecas del 1991, in cui Estefanía Gutiérrez Lázaro morì misteriosamente dopo aver utilizzato una tavola ouija. La vicenda ha ispirato anche un film spagnolo del 2017 dal titolo "Verónica".
Secondo una leggenda la sua origine sarebbe molto antica e lo stesso Pitagora l'avrebbe utilizzata per comunicare con il mondo invisibile. La tavola consiste in una particolare superficie piatta, di legno lucido o plastica, sulla quale sono disegnate le lettere dell’alfabeto, i numeri da 0 ad 9 e un “sì” e un “no”, insieme ad altri particolari simboli abbinati all’utilizzo della lancetta mobile (“planchette”). La tavola fu usata tra il XVIII secolo e il XIX secolo, a quel tempo non aveva un nome preciso ed era composta solo dalle lettere dell’alfabeto. Gli inventori "ufficiali" della tavola di Ouija furono Elijah J. Bond e Charles Kennard, due uomini d'affari che la brevettarono e la misero in commercio nel maggio del 1890. William Fuld nel 1901 ne rilevò i diritti di sfruttamento e la chiamò di “Ouija”. Il nome deriva da "Oui" e "Ja", che significano, in entrambi i casi "sì", rispettivamente in francese e tedesco.
Il primo ideatore in assoluto, tuttavia, si ritiene sia stato l'inventore Elijah Jefferson Bond sulla cui lapide anonima nel cimitero di Baltimora c'è appunto incisa un'Ouija.
Spesso vista come poco più di un gioco di società è stata oggetto di numerosi studi. Utilizzare la tavola Ouija per gli occultisti e i religiosi, a seconda si tratti degli uni o degli altri, equivale a una vera e propria seduta spiritica o un contatto demoniaco.
Naturalmente, se da un lato abbiamo coloro i quali si definiscono totalmente scettici, dall'altra ci sono quelli che ne sostengono l'efficacia nonché la pericolosità.