[Recensione] Dracula di Bram Stoker


Buon Pomeriggio cari Lettori! Oggi, grazie alla Recensione del nostro collaboratore esterno Valerio, parliamo di un Classico senza tempo: Dracula!

Cosa vi viene in mente quando qualcuno vi parla di Dracula? Difficile che qualcuno non conosca questo leggendario e tetro personaggio ideato da Bram Stoker.

E’ però probabile che gruppi di persone che conoscano il malvagio Conte, lo possano inquadrare in un modo diverso gli uni dagli altri. Perché?
Perché come ben sappiamo è un personaggio parecchio sfruttato nel mondo della letteratura, del cinema, dell’animazione, in modi vari rispetto all’originale idea dello scrittore che lo ha inventato. Io stesso non posso negare che prima di iniziare la lettura di Dracula, avessi un idea un po’ diversa di quello che mi aspettasse. Immaginavo Dracula come un personaggio malvagio, un mostro senza eguali ma con un intelligenza fuori dal comune, immaginavo un giovane e impavido Professor Van Helsing, con un infinito coraggio e un cappello che da solo serve a far rabbrividire qualsiasi vampiro o mostro che sia. Ovviamente mi sbagliavo.

Ma allora chi è il “vero” Dracula? Il Conte è un mostro di una malvagità infinita, che coniuga un intelletto umano con istinto animalesco, facendo però prevalere quest’ultimo al primo. Tutte le azioni del Conte, sono volte alla sua sopravvivenza, al placare la sua fame di sangue. Non persegue alcun ideale di malvagità, nessuna fame di potere, è soltanto un mostro, un male da estirpare dal mondo a qualunque costo.

E sarà questo l’obiettivo del Professor Van Helsing e dei suoi fidi compagni di avventura, ma non credete che lo faccia come il cinema vi ha mostrato in alcune pellicole, con armi enormi e la forza bruta di un giovane professore che per hobby uccide vampiri e mostri. Il professor Van Helsing di Stoker, seppur colto e intelligente, è un uomo normale, un professore e medico che si autodefinisce un “povero vecchio”.

Ma il fatto che “Dracula” sia diverso da come ve lo aspettate, non significa che non sia un grande libro. Lo è. Anzi è anche meglio di quel che potete credere. La narrazione è strutturata in modo particolare, il libro è infatti una sorta di cronistoria dei fatti basata sui diari e le lettere scritte dai protagonisti, che nonostante fossero attanagliati dal terrore che il Conte infliggeva alle loro vite, trovavano ovviamente sempre il tempo di trascrivere il loro resoconto della giornata.

E’ un libro dalle atmosfere cupe come si può ovviamente immaginare, la superstizione, la paura, l’ansia fanno da padrone, e il Conte incute un enorme timore non con la sua presenza, ma bensì con la sua assenza. Dracula infatti compare raramente, fa solo apparizioni sporadiche e non sempre in forma umana, ma i segni che lascia, la morte che semina, sono sufficienti a colmare di tensione questo vuoto.
Impossibile non accennare alla devozione che Bram Stoker mostra di avere per la figura femminile, in questo libro le donne protagoniste vengono descritte come degli angeli, belle, perfette in ogni loro aspetto, esteriore e interiore, ragione principale di qualsiasi azione degli uomini, in certi momenti si arriva quasi a pensare che, se non fosse per proteggere le donne protagoniste del racconto, Van Helsing e compagni lascerebbero volentieri scorazzare liberamente il Conte Dracula per le strade inglesi.

Ho parlato di Inghilterra? Ecco un'altra cosa che forse non sapete, la maggior parte del romanzo si svolge perlopiù nei pressi di Londra e non nella famosa Transilvania, che però sarà la cornice dello stupendo inizio e di alcune altre parti del libro. Insomma, questo libro ha di che stupirvi ed è davvero una piacevole lettura. Un must per chi ama leggere, non per nulla, è uno dei più grandi classici di tutti i tempi. Il crepuscolo dà inizio all’incubo, e l’unica cosa che può porvi fine è la luce dell’alba.

“Benvenuto nella mia casa!
Entrate libero e franco.
Andatevene poi sano e salvo, 
e lasciatealcunché della felicità che arrecate!”

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