Nuove Uscite Time Crime Fanucci
Eccomi di nuovo!
Stavolta vi mostriamo le nuove uscite della Fanucci per Time Crime...
Dal 21 Giugno in Libreria
La Trilogia nera
Autore:Dave Zeltserman
Pagine: 832
Prezzo: € 12,00
Trama:
Contea di Bradley, Vermont. L’ex poliziotto Joe Denton ha appena finito di scontare sette anni per il tentato omicidio del procuratore distrettuale. Si illude di aver chiuso con il passato, con la violenza, la droga e le scommesse: ma un crimine di quel genere è impossibile da dimenticare. Kyle Nevin è invece un “bravo ragazzo”, gestisce gli affari nei quartieri a sud di Boston. Ammazza solo se costretto, non pesta i piedi a nessuno: eppure Red Mahoney, il suo boss, lo vende all’FBI. Quando Nevin esce di galera ha quindi una sola cosa in mente: fare a pezzi Red. Per racimolare qualche dollaro organizza un rapimento, ma niente va come dovrebbe…Nè la fortuna sorride a Leonard March, sgherro “storico” del mafioso Sal Lombard. Quando dopo quattordici anni le porte del carcere gli si aprono davanti, per mettere insieme due pasti caldi al giorno si ritrova a pulire gabinetti. Non sarebbe poi così male, per uno che ha sessantadue anni e ventotto omicidi sulla coscienza: ma si ci si può reinventare una vita “normale” quando là fuori tutti vogliono la tua testa?
L'ermellino di porpora
Autore: Pierre Borromèe
Pagine: 272
Prezzo: € 10,00
Trama:
Villecomte,
Borgogna. Il cadavere di una giovane donna, Juliette Robin, affonda tra le
lenzuola insanguinate del proprio letto: il ventre è stato squarciato, decine
di colpi di martello le sono stati inflitti sul viso. I sospetti cadono
inizialmente sul marito, Pierre Robin, un avvocato piuttosto rinomato nella
regione. C’è un elemento inspiegabile che aggrava la posizione dell’uomo:
incredibilmente, dopo cinque anni di matrimonio, la vittima era ancora vergine.
Polizia e tribunale sono costretti a collaborare, in un ginepraio di scontri e
veleni, per tentare di scoprire il colpevole. Il procuratore incarica
dell’inchiesta il commissario Baudry, un poliziotto all’antica, ruvido e
scaltro, che inizia a indagare nella vita della coppia. Le piste, nel
frattempo, si moltiplicano: sette anni prima è stato compiuto un altro
terribile omicidio, il cadavere mutilato di una quindicenne è stato ritrovato
nei pressi di un paese vicino. I due crimini portano forse la stessa firma, e
l’assassino potrebbe colpire di nuovo…
La casa sul fiume
Autrice: Penny Hancock
Pagine: 368
Prezzo: € 10,00
Trama:
Greenwich, Londra.
In un freddo pomeriggio di febbraio Sonia, 43 anni, apre la porta di casa (una
vecchia, splendida magione che si affaccia sul Tamigi e che lei ama definire,
da sempre, “the River House”) e lasciando entrare Jez, 15 anni, amico del
figlio e nipote di una sua cara amica.
Il ragazzo viene per un motivo qualsiasi (vorrebbe vedere un raro disco di
vinile del marito di Sonia, Greg, che al momento non è in casa), ha intenzione
di restare in casa una mezzora o poco più.
Non ne uscirà più.
Con una progressione
geometrica, un passo dopo l’altro, senza che ci sia nulla di prestabilito, Sonia
inizia a far sì che il momento in cui il ragazzo lascerà the River House venga
via via rimandato: inizialmente è una piccola sbornia innocente che si prendono
insieme, poi diverrà una pratica quotidiana fatta di sonniferi sciolti nelle
bevande, di una lunga reclusione nel garage (evidentemente, semi abbandonato)
nel cortile antistante, di legacci che tengono Jez stretto alla spalliera del
letto. Il ragazzo non sa cosa pensare:
Sonia nutre per lui un’attrazione fisica che è ha una forte componente materna;
sostiene di volerlo proteggere, lo coccola, lo nutre con delizie sempre nuove,
continua ad affermare che presto lo lascerà andare, che il tutto è una specie
di gioco a termine. Il ragazzo non ha tuttavia alcuna voglia di partecipare: ma
non ha scelta, Sonia ha fatto sparire il suo cellulare, lui non ha modo di
contattare nessuno, quando il marito e il figlio della donna sono in casa si
ritrova recluso nel freddo e nel buio del garage. Si ammala, rischia di morire; poi, grazie alle amorevoli
(ma ossessive, asfissianti) cure della protagonista, il suo stato di salute
migliorerà.
Nel frattempo, le
indagini sulla scomparsa del ragazza si serrano in cerchio intorno alla River
House: ma sarà Helen, la zia di Jez, la sola a pagare per una verità che la
donna non ha ancora messo a fuoco. Un giorno va a trovare Sonia e trova una
t-shirt del ragazzo, realizza cosa sta accadendo, e paga con la vita. Sonia
uccide Helen, e ne fa scomparire il corpo tra le gelide correnti del fiume (un
fiume che conosce bene, che è stato il leitmotiv della sua infanzia lì, in
quella casa che si affaccia sull’argine); ma le indagini continuano, il cerchio
si fa ancora più serrato.
Il finale è
sorprendente: tutto lascerebbe pensare che il ragazzo morirà o verrà liberato
in tempo, tertium non datur: e invece Sonia lo lascerà andare (dopo averne
preso un calco in gesso, così da serbarne, tangibilmente, la memoria), e si consegnerà poi al suo
destino, le accuse, l’arresto, la detenzione in un istituto psichiatrico.
Baci!
Ilaria