Recensione: Ricami notturni di Maria Grazia Porceddu

Ricami notturni

Una raccolta di racconti brevi e frammenti. Storie ‘spezzate’ eppure unite lungo un unico filo conduttore che si concretizza nel binomio inscindibile di Amore & Morte.
Atmosfere e suggestioni notturne che prendono forma in pensieri, emozioni, sensazioni, figure inquietanti e malinconiche, fragili ed estreme.
Tanti protagonisti per un solo volto. Tante sfaccettature per un solo ‘punto di vista’.
Nella notte, palcoscenico dove nascono e si realizzano storie e frammenti, vivono le creature più affascinanti e suggestive … fantasmi, streghe, vampiri…


La mia opinione:
Ricami notturni è un piccolo libro che raccoglie frammenti e brevi storie che si svolgono sotto lo sguardo della notte e della luna.
La cover,disegnata da Titti Del Vecchio,riprende i colori cardine di questo libro: blu,bianco e nero.
Il blu è il colore del cielo,prima che l'oscurità lo trasformi in nero; il bianco è il colore della pallida luna,ma anche della pelle diafana di una fanciulla o di un vampiro; il nero è ciò che avvolge e nasconde i luoghi e le anime.
Chiaro e scuro: amore e orrore.
Maria Grazia ci trascina nel mondo delle creature notturne: vampiri,streghe e demoni,ma anche in una moltitudine di emozioni: dall'amore struggente alla solitudine,dalla paura alla tristezza,dall'orrore alla rassegnazione.
Tutto in un piccolo libro!
Il racconto che mi ha colpito di più è: La condanna,la storia di una donna,che accusata di essere una strega,attende ormai il momento della sua condanna: il rogo....perchè mi ha trasmesso tristezza e mi ha fatto venire in mente la stessa condanna che probabilmente avranno dovuto patire moltissime altre donne considerate ciò che non erano.
Questo è un libro che mi ha fatto venire in mente le atmosfere cupe di Tim Burton,e che consiglio di leggere di notte,con la compagnia della luna: l'atmosfera ideale!

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