Recensione: Sulle rive della notte. La febbre di Rosalind. Il cuore delle donne. Il gioco dei silenzi di Enza di Caprio

BuonGiorno miei Cari Lettori.
Il nostro BLOG il 1 Giugno ha compiuto un anno....come passa il tempo. Siamo cresciuti e questo ci fa onore. Abbiamo amplianto i nostri orizzonti, le nostre prospettive, creando, facendo crescere il Blog e di questo ne sono orgogliosa ma ancor di più ringrazio le cara ragazze che collaborano con ME, le case editrici che si mettono sempre a nostra disposizione(anche se qualcuna di esse è sgarbata e acida), le autrici che ci concedono sempre il loro tempo. GRAZIE Siete GRANDI!! Io nel mio piccolo faccio tutto ciò che m'è possibile, pur facendo altre mille cose ma che ci volete fare l'animo mio è così!! Tornando a noi....oggi c'è una bella RECENSIONE...di una scrittrice ESORDIENTE...."Enza di Caprio" abbiamo letto i suoi scritti in collaborazione con MariaGrazia Direttrice editoriale di SannioLife e ci sono piaciuti . BUONA LETTURA!!

Sulle rive della notte. La febbre di Rosalind. Il cuore delle donne. Il gioco dei silenzi. Quattro pubblicazioni, un unico filo conduttore che si intreccia con amore, vita e silenzio. Tra poesia a narrativa l’autrice parla di sentimenti, forza e speranza nel ricominciare.
L' Opinione :
Ci sono piaciuti subito questi piccoli volumetti dalla grafica semplice e accattivante. Leggendo abbiamo apprezzato la fresca innocenza dello scritto.
I primi due sono ‘letture per una sera’, brevi e piacevoli: flash di vita e amore, dolore e speranza, attraverso versi semplici e genuini e una narrativa romantica (i posti in cui si svolgono le brevi storie ci hanno riportato alla mente i romanzi di Rosamunde Pilcher).
Nelle poesie come nella narrativa si percepisce la fascinazione dell’autrice per la Scozia, la Francia, l’Africa e un animo incline e sensibile a percepire la sofferenza del prossimo, in una chiave reattiva.
La poesia è pura, pulita, ingenua, poi a tratti diventa impetuosa, più complessa, quasi a significare i diversi stati d’animo. Il dolore trae sempre forza catartica nell’impeto della rinascita.
Il mare è sempre presente, come la natura e le sue stagioni (a significare accompagnare e sottolineare le emozioni umane).
Un assaggio per i nostri lettori:
“Una donna segnata dal dolore e dalla sofferenza riscopre la voglia di vivere attraverso la passione per un affascinante sconosciuto. Un villino isolato e la magica brughiera scozzese fanno da sfondo alla rinascita di Rosalind. Il prossimo anno, lo stesso giorno, nello stesso luogo … un appuntamento a cui la protagonista non può mancare guidata dalla febbre che la porterà nell’oblio dell’amore!”
da La febbre di Rosalind

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