Recensione:Il testimone di Nora Roberts

Chicago 2000. La sedicenne Elizabeth Fitch è dotata di un’intelligenza superiore alla media e si attiene scrupolosamente alla rigida tabella di marcia ideata per lei dalla madre. Finché un giorno decide di trasgredire le regole: si ubriaca in un locale notturno e si lascia trascinare in una villa sulla Lake Shore da un seducente uomo dall’accento russo. Ma lì assiste a qualcosa che non doveva vedere e che cambierà radicalmente la sua vita. Arkansas, 2012. Abigail Lowery vive in una piccola città abbarbicata tra le montagne della regione degli Ozark. Nella sua casa tra i boschi, progetta sofisticati sistemi di sicurezza, e i suoi unici compagni sono un cane feroce e un vasto assortimento di armi da fuoco. Conduce un’esistenza appartata, parla poco e non racconta mai nulla di sé. La sola presenza che tollera è quella del commissario Brooks Gleason, affascinato dalla sua natura solitaria. Gleason è il solo che abbia intuito il bisogno di protezione di Abigail, anche se non immagina che le sue difese servano a nascondere una storia che un giorno, fatalmente, dovrà essere rivelata…
La nostra opinione
Si tratta di un thriller scorrevole e di piacevole lettura, nonostante il numero di pagine (564). La storia è quella di un’adolescente, dalla memoria eidetica(cioè precisa e minuziosamente affidabile nella ricostruzione di eventi e simili), nata da un’inseminazione artificiale e cresciuta sul modello di ‘ragazza perfetta’ progettato da sua madre. Il giorno in cui decide di ribellarsi, la sua vita viene sconvolta da un duplice omicidio, a cui assiste, e poco dopo dall’uccisione di due agenti, incaricati della sua protezione. E’ costretta a scappare. E diventa Abigail Lowery.
Il romanzo dedica gran parte del racconto alla nuova vita di Elizabeth, ora Abigail, alla sua esistenza blindata negli Ozark, sotto l’ombra della costante minaccia della mafia russa e di come l’incontro con il commissario Gleason e le diverse vicissitudini ad esso legate la portino a decidere di saldare, una volta per tutte, i conti con il suo passato e rendere giustizia alle morti a cui ha assistito, distruggendo i Volkov e la mafia russa. 
 
Divenuta un genio dell’informatica e con l’aiuto di Gleason, Abigail riuscirà nel suo intento.
Il ritmo è incalzante nei primi capitoli, poi, a nostro parere, diventa piacevole, ma non particolarmente intrigante, anzi, piuttosto prevedibile e piatto, fino all’epilogo …
Tre fenicette e mezze … per questo thriller da gustare con ...
Un assaggio per i nostri lettori
Passarono due settimane, poi ne iniziò un’altra. Elizabeth avrebbe potuto contare sulle dita di una mano il numero di volte in cui le avevano permesso di uscire di casa. E mai da sola. Non era mai sola. Se prima desiderava compagnia, adesso la mancanza di solitudine le sembrava più opprimente delle quattro mura della sua stanza.
Aveva con sé il computer portatile. Le avevano impedito di controllare l’email e di entrare nei forum, ma per noia e curiosità aggirò i divieti. Non aveva intenzione di contattare qualcuno; quella piccola trasgressione, però, le fece provare un lieve senso di libertà.   

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