Recensione: La figlia dei ricordi perduti di Sarah McCoy
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Trama:
Garmisch, Germania, inverno 1944. È un anello di fidanzamento, quello che un ufficiale nazista ha appena messo al dito della giovane Elsie. Un anello che potrebbe cancellare l’amaro sapore della guerra, regalando a lei e alla sua famiglia il sogno di una vita in cui l’aria profuma di biscotti allo zenzero e di serenità. Invece, d’un tratto, Elsie si ritrova a guardare negli occhi la realtà: un bambino ebreo si presenta alla sua porta e la implora di salvarlo, di nasconderlo. E lei lo aiuta…
El Paso, Texas, oggi. È un anello di fidanzamento, quello che Reba non ha il coraggio d’indossare. A darglielo è stato Riki, un uomo che la ama senza riserve, nonostante le sue asprezze. Eppure Reba esita: prigioniera di angosce e inquietudini radicate nel profondo, sa che la sua armatura di donna realizzata potrebbe frantumarsi da un momento all’altro. E ha paura…
Elsie e Reba non potrebbero essere più diverse, ma il destino ha voluto far incrociare le loro strade, come se l’una non potesse proseguire senza l’altra. Per Elsie, parlare con Reba significherà ripercorrere le vicende che l’hanno portata dalla Germania agli Stati Uniti, ricordare tutto ciò che la guerra le ha brutalmente strappato e infine perdonare se stessa. Per Reba, confidarsi con Elsie significherà accendere la luce della verità, ascoltare la voce del cuore e accettare che la speranza possa nascere anche dal dolore. Per entrambe, l’amicizia che le lega darà loro il coraggio di sconfiggere i fantasmi del passato…
"Dovremmo seppellire i nostri ricordi per evitare che feriscano i loro cuori non ancora sbocciati?
Oppure dovremmo spiegare ai nostri figli che il mondo è spietato e che gli uomini possono essere incredibilmente malvagi?"
La mia opinione:
La figlia dei ricordi perduti è uno dei romanzi pubblicati quest'anno dedicati all'Olocausto.
La particolarità di questo romanzo è che la storia non è raccontata dal punto di vista di una delle vittime di questa tragedia,ma viene raccontata dal punto di vista di Elsie,una giovane tedesca di famiglia ariana che si ritrova ad affrontare gli stenti della guerra...
La storia però si svolge in parte nel passato,con il racconto della storia di Elsie,e in parte nel presente con la storia parallela di Reba,giornalista che vive in Texas e che per un caso scopre la pasticceria di Elsie,ormai anziana e trasferitasi in America con la figlia Jane e con la quale stringe una particolare amicizia...
Il libro mi è piaciuto molto,ho apprezzato particolarmente Elsie come protagonista,per la sua forza e per il coraggio che dimostra non solo nel proteggere un piccolo ebreo,ma sopratutto per ammettere che non tutto quello che il regime Hitleriano proponeva era giusto...Le descrizioni del periodo di guerra e dell'arrivo degli americani sono accurate e alla fine del romanzo c'è una deliziosa appendice con tutte le ricette in cui ci si imbatte durante la lettura!
Una lettura intensa e coinvolgente a metà tra romanzo storico e storia introspettiva,perchè grazie all'esperienza di Elsie e ai suoi consigli,anche Reba riesce a capire chi è realmente!
Votazione:
4 Fiocchi e mezzo
Consigliamo di accompagnare la lettura con dei Lebkuchen...
Baci...
Ilaria