Anteprima: "La regina del catrame”, prima indagine del commissario Gigi Berté

Ieri è giunta un' e-mail della Corbaccio nella mia casella postale ed eccovi l'arcano che vi proponiamo|!!


Emilio Martini
La regina del catrame
Affascinante e simpatico come Montalbano, bello come Manara arriva Gigi Berté, il commissario scrittore»Narratori Corbaccio«
Pagine 128, € 8,90
Le indagini del commissario Berté, una nuova, agile serie per chi ama indagini, ambientazioni, situazioni e noir  tutti italiani

Ma da dove nasce il personaggio di Gigi Berté?
Da un vicequestore che opera in un commissariato italiano…

Il suo nome è Gigi Berté. Commissario Berté. C’è una macchia nel suo passato, un buco nero che gli è costato il trasferimento da Milano a Lungariva, uno di quei paesini liguri che sono troppo pieni d’estate e troppo vuoti d’inverno. In attesa di trovare casa vive nella pensione della Marzia, una donna bella ma decisamente sovrappeso, l’esatto contrario del suo immaginario erotico. Il commissario ha un segreto che non ha mai rivelato a nessuno: scrive racconti gialli e surreali. Ma poi il morto ammazzato arriva per davvero. In un angolo della spiaggia di Lungariva, in mezzo ai bagnanti. Per il commissario Berté è arrivata l’ora di mettersi al lavoro e chissà se per risolvere il caso gli servirà di più la sua esperienza di poliziotto o il suo intuito di scrittore…

Chi è il commissario Gigi Berté, il protagonista
«Dal suo aspetto si intuiva che non aveva origini lombarde: pelle scura, occhi carbone profondi e inquietanti, capelli lunghi, tanti, crespi e appena brizzolati, raccolti in una coda che gli scendeva lungo le scapole, quella coda indimenticabile che la Patty trovava eccitante… Unica eccezione al suo meriodionalissimo aspetto era il metro e ottantacinque di altezza che non si capiva da quali geni derivasse visto che nella sua famiglia erano tutti sotto il metro e settanta.»

L’autore
Dietro il nome de plume Emilio Martini si cela qualcuno che conosce bene il commissario Berté e che preferisce restare nell’ombra. Ma non ci daremo per vinti e continueremo la ricerca, pubblicando tutti gli indizi che troveremo su http://www.facebook.com/CommissarioGigiBerte

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