Recensione: Il Sole di Alur - la Sesta Regola di Alessandro Fusco

BUONGIORNO!! Apriamo la giornata con una bella RECENSIONE,
in collaborazione con il giornale locale SannioLife abbiamo letto...

Un ragazzo, un mago e una spada, uniti dal compiersi di un’antica profezia. Tutto ha inizio come in ogni leggenda, in cui il bene e il male si affrontano come due mitiche entità al volgere di ogni era.
Ma la nuova vita che attende l’adolescente Térion a Helthor, centro del culto del dio-sole supremo, non apparirà più la stessa ai suoi occhi, né il mondo che lo circonda retto da un unico ordine prestabilito.
In cuor suo, nel profondo della coscienza, il vero scontro si rivelerà essere quello fra gli ideali di giustizia e le avversità della vita, la corruzione del suo tempo e la volontà di non cedere sul cammino di fede, fino a infrangere la Sesta Regola e scoprire il segreto della sua nascita.

La nostra opinione
Il Sole di Alur - la Sesta Regola è il primo episodio dell’omonima saga fantasy di Alessandro Fusco.
Dobbiamo dire che, all’inizio, non eravamo particolarmente presi dalla lettura (anche se scorrevole e leggera, nonostante qualche refuso, saltuario in verità) poi, pagina dopo pagina, il racconto è diventato sempre più interessante.
La colpa sta forse nella nostra impazienza: nell’abitudine a leggere storie ‘finite’ e nell’ansia di sapere che invece lasciano quasi sempre le saghe. Questo è uno di quei casi in cui la curiosità spinge a chiedersi come andrà a finire …
L’avventura del giovane Térion infatti, è appena cominciata. E la trama si fa interessante, come il mondo mitologico che l’accompagna.
Il genere sembra essere quello di una letteratura per ragazzi. Se non altro per l’età del protagonista.
Ambientazioni e nomi (nelle varie sonorità) nonché situazioni e personaggi (Térion è un orfano cresciuto da ‘zii’ adottivi) il Collegio e vari ‘episodi’ sembrano rimandare ad Harry Potter e ricordare vagamente Il Signore degli Anelli… con le dovute discriminanti e peculiarità proprie del nostro racconto, s’intende!
Oltremodo accattivante il personaggio del gatto Trappola, i cui occhi dorati ‘riempiono’ la copertina.
Una piccola annotazione nei dialoghi: a volte sembrano essere, a nostro avviso, un pò troppo lunghi; altre troppo brevi … e nella divisione in capitoli: utile per ‘segnare il passo’, ma danno l’impressione di racconti nel racconto …
Per il resto una bella storia e ci aspettiamo una altrettanto bella saga.

VOTAZIONE:

3 Fenici e 1/2


Un assaggio per i nostri lettori

“Térion non poteva certo dire d’averle viste tutte con i suoi grandi occhi dorati. Anche allora, infatti, non appena spronò il cavallo per superare il lembo di terra che lo separava dall’agognata meta, il cuore gli balzò in gola come tante altre volte da quando aveva lasciato il vecchio mulino. Più d’ogni altra occasione, però, quell’incessante batticuore ebbe su di lui un effetto così eccitante da desiderare quasi non avesse mai fine, come se l’animo del ragazzo si colmasse già, a ogni falcata dell’animale, delle meraviglie che avrebbero rapito il suo sguardo una volta giunto a Helthor.”

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