[I libri si fanno solo per legarsi agli uomini al di là del nostro breve respiro e difendersi così dall'inesorabile avversario di ogni vita: la caducità e l’oblio.] Mendel dei libri di Stefan Zweig

Buona giornata cari Lettori e buon inizio settimana! Oggi voglio parlarvi di una delle letture che ho fatto a Dicembre, mese in cui ho letto davvero tante cose interessanti.

Mendel dei libri è un breve racconto di Stefan Zweig, scrittore austriaco noto sopratutto per le sue novelle brevi. In questo breve romanzo si narra la storia di Jakob Mendel, un venditore di libri usati ebreo. Mendel è una sorta di leggenda nella Vienna degli anni precedenti la prima guerra mondiale. Era una leggenda perchè, dotato di una memoria prodigiosa e di un amore sconfinato per i libri e la lettura, riusciva a trovare i manoscritti più preziosi e introvabili ed era imbattibile nell'aiutare le persone a cercare proprio il libro o i libri di cui avevano bisogno.

Il narratore del racconto conosce per la prima volta Mendel proprio mentre è alla ricerca di alcuni libri. Incontratolo nel suo strano studio al Caffè Gluck di Vienna, più volte negli anni tornerà dal vecchio libraio per farsi aiutare dalla sua prodigiosa memoria libresca. Anni dopo, all'inizio degli anni 20 del '900, il narratore torna al Caffè Gluck e solo dopo molti sforzi gli ritorna alla mente la storia di Mendel e dei suoi libri...

Questo breve racconto mette in scena la storia di un uomo eccezionale che, per colpa degli uomini e di pregiudizi inutili, si ritrovò privato dell'unica gioia della sua vita. Zweig ha uno stile molto scorrevole ma allo stesso tempo anche profondamente evocativo. Nonostante la brevità del racconto, sia la storia che i personaggi riescono a toccare il cuore del lettore e non si lasceranno dimenticare facilmente.

La narrazione, nella sua brevità, riesce ad essere piuttosto incisiva. Personaggio chiave del racconto è ovviamente Mendel. Jakob Mendel è un uomo che, avvinto in una vita fatta di libri, carta e parole, quasi non si accorge di quello che sta accadendo nel mondo. Proprio a causa di questa sua ignoranza per il mondo esterno, si ritrova improvvisamente imprigionato a causa del suo essere ebreo e perde tutto quel poco che gli stava a cuore. 

Ma Mendel non è solo un amante dei libri, non è semplicemente un catalogo vivente che ricorda ogni libro che sia mai stato scritto e pubblicato. Mendel ama e vive per i libri, per lui i libri, la lettura e la cultura sono vita, la sua vita. Proprio per questa sua concezione, Mendel non chiedeva soldi per i suoi servigi, gli bastava poter esercitare la sua memoria e traeva piacere semplicemente dall'approfondire quella conoscenza dei libri che era già smisurata.

Tema centrale della novella di Zweig sono la memoria e la decadenza di un mondo che stava cambiando. Un mondo che dava sempre meno spazio all'unicità e all'originalità e che piuttosto stava facendo spazio, sempre di più, al conformismo. La fine della storia di Mendel rappresenta anche la fine di quel mondo.

Questa novella è anche un'ode all'amore per la cultura e la lettura. Mendel siamo un po' tutti noi lettori che vorremmo leggere e conoscere centinaia e centinaia di libri. Un piccolo gioiello che non può assolutamente mancare nella vostra libreria! Buona lettura!

"I libri si fanno solo per legarsi agli uomini al di là del nostro breve respiro e difendersi così dall'inesorabile avversario di ogni vita: la caducità e l’oblio."

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