La leggenda della Sella del Diavolo
Oggi vi portiamo in Sardegna per raccontarvi della Sella del Diavolo, tra i luoghi più cari ai cagliaritani, sito ricco di mistero e fascino, non solo per i panorami mozzafiato ma anche per la leggenda che ne ha segnato il nome.
La Sella del Diavolo, detta in lingua sarda Sedd'e su Diaulu, è un promontorio che sorge nella zona meridionale di Cagliari e separa la spiaggia del Poetto da quella di Calamosca.
Anni addietro abbiamo avuto la fortuna di ammirarla e rappresenta sicuramente una delle immagini più suggestive del capoluogo sardo. La Sella del Diavolo, come del resto tutto il promontorio di S. Elia, è formata da rocce sedimentarie di età miocenica. All'interno di queste rocce si sono formate diverse piccole grotte abitate dagli uomini fin dal VI millennio a.C.
L'origine del luogo è legata a un'affascinante leggenda di derivazione biblica. La versione tradizionale racconta che Dio volesse dare agli angeli una terra. Naturalmente questa avrebbe dovuto avere caratteristiche adatte alla loro natura. Gli angeli si misero così all'opera e dopo una lunga ed estenuante ricerca la loro scelta cadde sulla Sardegna.
Dio concesse loro quel luogo dove regnavano pace e concordia, armonia e leale cooperazione. Questa scelta suscitò però l'invidia di Lucifero che cercò di seminare zizzania tra gli angeli. Ne derivò una battaglia. Al termine dello scontro Lucifero fu scaraventato giù dal suo destriero. L'arcangelo Gabriele emerse trionfante dalle acque del Golfo, mentre il Diavolo, in uno scatto d'ira, scagliò la sella del suo cavallo sul promontorio di Sant'Elia. Un'altra versione della leggenda racconta invece che Lucifero, scontrandosi sulle pareti del golfo, dopo essere stato disarcionato dal suo destriero, cadde sfracellandosi sul golfo stesso, finendo cavalcioni sul promontorio che prese le sembianze di una sella.
Da qui Sella del Diavolo.
In verità questa non è la sola leggenda, sono infatti diversi i miti legati a questo luogo, tutti concentrati sull'eterna lotta tra bene e male.