I testamenti di Margaret Atwood
Il romanzo è strutturato diversamente dal primo libro. Qui vengono narrate più vite, sotto diverse sfaccettature e si comprende meglio la vita di uno e la vita di un altro, in un regime completamente diverso e teocratico.
Con questo secondo romanzo ci introduciamo all'interno di altre vite e ritorniamo a ritroso nei loro sentimenti. Incontriamo, Daisy una ragazza adolescente che ha studiato il fenomeno della nascita di Gilead soltanto sui libri; Agnes che a Gilead ci vive da sempre e infine Zia Lydia chi è stata e la sua perfidia, della sua vita precedente di magistrato e tutore.
Come sempre lo stile è pulito e leggero, assolutamente non pesante, pur toccando temi importanti la Atwood riesce a rendere pulito e conciso il testo. Si legge in un soffio, come il precedente e ci inoltriamo in vite che prima avevamo solo scorto da lontano.
I testamenti è un seguito degno, per comprendere ancor di più le vite degli abitanti. In attesa del prossimo, io rimango affascinata da questo distopico fuori dalle regole.