Ragione e Sentimento di Jane Austen

Buona giornata cari Lettori! Oggi parliamo di un classico intramontabile. Probabilmente avrete sentito parlare della collezione Storie senza tempo di Rba; io sto acquistando alcuni dei volumi che mi mancano, inclusi tutti i romanzi della Austen che voglio collezionare in queste meravigliose edizioni. Sto quindi avendo l'opportunità di rileggere i romanzi della zia Jane, e il primo è stato Ragione e Sentimento.

Ragione e Sentimento è quello che potrebbe essere definito il primo vero romanzo di Jane Austen, nato quando aveva poco più di 19 anni. Pubblicato quando l'autrice era ancora in vita, questo romanzo ebbe un enorme successo tanto da essere tradotto pochi anni dopo anche in francese. Elinor e Marianne, questo era il titolo precedente alla versione che tutti conosciamo, è un romanzo che, attraverso i diversi caratteri e le vicissitudini di queste due sorelle, mette a confronto e oppone la ragione e il sentimento.

La storia infatti ha per protagoniste le sorelle Dashwood: Elinor, la maggiore e la più cauta e ragionevole delle due, e Marianne, passionale, irruenta in tutti i suoi sentimenti. Le due sorelle non potrebbero essere più diverse, e questo si noterà sempre di più man mano che gli sviluppi della trama si sveleranno. Dopo la morte del padre, le due sorelle, insieme alla madre e alla sorellina minore Margaret, sono costrette ad abbandonare la casa paterna, ereditata dal fratellastro, e a trasferirsi in un piccolo cottage nel Devonshire. Qui inizieranno le loro avventure che le vedranno presto messe alla prova da sentimenti nuovi e inaspettati, oltre che spesso dolorosi.

Non starò qui a parlarvi della trama nel dettaglio, anche perchè penso che molti voi abbiano letto questo romanzo e che tutti gli altri conoscano per sommi capi la trama. Ragione e sentimento non è mai stato il mio preferito tra i romanzi della Austen, anzi devo dire che insieme a Mansfield Park è forse quello che ho sempre preferito meno. Questa rilettura mi ha però dato modo di rivalutare il romanzo e di apprezzarlo molto di più di quanto non abbia fatto la me del passato poco più che adolescente.

Inutile dilungarmi sullo stile della Austen, sulla sottile ironia con cui dipinge la società dell'epoca, sul modo in cui riesce a parlare di svariati argomenti spesso legati al cuore ma senza diventare mai noiosa o ripetitiva. La storia contenuta in questo romanzo è sicuramente molto interessante proprio per il continuo contrasto tra ragione e sentimento. La ragione, rappresentata da Elinor, contro il sentimento, ben rappresentato dalla più giovane e irruenta Marianne.  Le due protagoniste sono caratterizzate davvero benissimo, si percepiscono tutte le sfaccettature del loro carattere e il percorso di crescita che fanno, sia da donne che da protagoniste del romanzo, è davvero eccezionale.

Marianne si innamora perdutamente, è decisa  a far si che quello che prova sia l'unico vero amore della sua vita, è convinta che sia così. Elinor d'altra parte si trova a lottare per un sentimento che non può e non vuole manifestare. Il finale mette nuovamente in discussione tutto quello su cui si fonda il romanzo, restando sicuramente tra i finali meno scontati scritti dalla Austen. Attorno alle protagoniste ci sono poi tutta una serie di personaggi, positivi e negativi, che fanno da cornice al racconto, che lo arricchiscono e che ci permettono di capire quanto fosse profonda la conoscenza della società della Austen, quanto riuscisse a inquadrarla come nessuno ha mai più fatto.

Ragione e Sentimento è stato scritto più di 200 anni fa, ma nonostante ciò riesce a parlare di sentimenti, e del contrasto che spesso c'è tra mente in cuore, in modo davvero attuale, con un'ironia e una comprensione fuori dal comune e senza mai scadere nella banalità.  Buona lettura! 


"Desiderare voleva dire sperare, e sperare attendersi che la speranza si realizzasse."

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