La leggenda dell'Uomo Nero




"Se non fai il bravo chiamo (o viene) l'Uomo Nero! o "... Ninna nanna ninna oh, questo bimbo a chi lo do... Se lo do all'Uomo Nero se lo tiene un anno intero" o ancora "Non andare lì, c'è l'Uomo Nero che ti prende e..." nelle diverse varianti in cui questo personaggio tenebroso è stato utilizzato da genitori e affini. Neanche a dirlo, panico!
Chi di noi infatti, quando era pargolo, non si è sentito fare almeno una volta questa terribile minaccia?! Domanda retorica. Tutti. O perlomeno, la maggior parte. 
Al punto che siamo cresciuti con il terrore dell'Uomo Nero che dal buio sarebbe apparso per portarci via chissà dove e chissà quando. Location principali di questo mostro terrificante restano, in verità, l'armadio e lo spazio sotto il letto.
Ma chi è l'Uomo Nero? Di lui si conoscono diverse varianti nel panorama mondiale. L'Uomo Nero o Babau o Babao, Barabao o Baubau, ad esempio in America Latina trova il suo corrispettivo ne El Coco; in Brasile abbiamo la Cuca; in Germania c'è il Der schwarze Mann; mentre in Romania l'Omul Negru. E ancora in Spagna è conosciuto come Hombre del Saco; ad Haiti, viene indicato come Tonton Macoute.
Le prime mamme a raccontare dell'Uomo Nero, per impedire ai propri figli di aggirarsi per casa nella notte, furono le madri americane. Da qui in poi ha preso il largo.
Per quanto riguarda la descrizione fisica l'Uomo Nero è assai sfuggente. La maggior parte delle volte è semplicemente nero o tale perché avvolto in un mantello di questo colore. Appare per lo più privo di gambe con il corpo che sfuma verso il basso terminando a punta. Alcune versioni ancora lo ritraggono come un crudele assassino, mentre altre come un rapitore di bambini che cattura e infila in un sacco di juta per portarli nel suo regno dove saranno prigionieri e torturati.
In ogni caso una creatura spaventosa e terrificante, anche perché si presenta come una sorta di fantasma in grado di nascondersi ovunque. Ma, come dicevamo, suoi luoghi preferiti restano gli spazi bui: si cela dunque negli armadi e sotto il letto. Unica difesa la luce.
In Italia, l'Uomo Nero, che rapisce i bambini disubbidienti e capricciosi, è rappresentato come un fantasma di colore nero, senza gambe e, dalla vita in giù, sfuma vagamente in una punta.
In America, il Boogeyman deve il suo nome alla parola inglese "Bogman", ossia gli uomini banditi dalle loro comunità che si sono rifugiati nelle torbiere, ovvero nei territori paludosi detti "Bogs". Questi terreni erano rari negli Stati Uniti e, per questo motivo, l'espressione si deformò in “Boogeyman”. Tuttavia, c’è un’altra interpretazione che fa derivare il termine dai “bogie”, creature che vivono nei granai, nelle cantine e in tutti quei luoghi polverosi dove si tengono gli oggetti da conservare.
In Portogallo e in America latina, El Coco è sempre raffigurato come uno spirito dalle sembianze umane, con l’unica differenza che possiede una testa di zucca.
Ma l'Uomo Nero non è solo. Nell'elenco degli spauracchi rientrano altre figure terrorizzanti, come Il Lupo Cattivo e il Gatto Mammone, appartenenti sempre alla categoria delle creature bestiali non meglio identificate, ma che puntualmente terrorizzano l'infanzia dei bambini di ogni parte del mondo.



📷Ph. CREEPYPASTA ITALIA WIKI

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