[Recensione] Tre anime di Janie Chang


Buon Pomeriggio cari Lettori!
Oggi parliamo di un romanzo che ho amato follemente e che vi consiglio di leggere!


Tre anime è un affascinante romanzo ambientato in Cina negli anni Trenta, gli anni in cui l'Occidente iniziava a imporsi con le sue idee progressiste sul marcato tradizionalismo cinese.

Leiyin è la voce narrante della storia che parte dal momento della sua morte prematura. Leiyin si risveglia in una sorta di limbo da cui assiste prima al proprio funerale e poi al continuare della vita dei suoi familiari, qui accompagnata dalle sue anime, la giovane donna ripercorre i momenti più importanti della sua vita, in un susseguirsi di ricordi dolci e amari che la porteranno a comprendere gli errori fatti e a trovare un modo per espiare...

Tra passato e presente il lettore viene catapultato negli anni in cui la Cina assisteva alle prime intrusioni occidentali, alle prime influenze che ruppero la bolla di isolamento in cui sembrava vivere il paese; tempi in cui tra la guerra civile e l'attacco dei giapponesi, la Cina si trovava sull'orlo di un cambiamento dopo il quale nulla sarebbe più stato lo stesso...

Questo romanzo è stato una vera scoperta, una storia affascinante dalle atmosfere esotiche che non si dimentica facilmente! Inutile dire che lo spunto iniziale della storia, il risveglio della protagonista come anima e il viaggio a ritroso nella sua vita, sia estremamente interessante ed originale, inoltre l'autrice ha saputo usarlo piuttosto bene mescolando sapientemente elementi derivanti dal taoismo con elementi prettamente storici e reali.

Nonostante la corposità il libro si legge in un soffio, grazie al meraviglioso stile dell'autrice, uno stile poetico e delicato in perfetta linea con l'atmosfera che pervade tutto il romanzo. La storia è molto accurata, anche dal punto di vista storico, si vede che l'autrice sa perfettamente di cosa sta parlando e devo dire che ho apprezzato moltissimo il modo in cui descrive lo scontro tra tradizionalismo cinese e le nuove tendenze che arrivano dai paesi Occidentali, che inevitabilmente vanno a rompere l'equilibrio già reso piuttosto precario dalla guerra che sconvolge la Cina.

La storia di Leiyin e della sua famiglia è molto bella, offre un quadro reale di quella che poteva essere la vita di una famiglia cinese benestante dell'epoca e di come la guerra e l'apertura verso l'Occidente ne sconvolsero l'esistenza. L'autrice è brava nel dare il giusto spazio ad ogni avvenimento, non tralasciando nè la storia di Leiyin nè gli avvenimenti che le accadevano intorno.

Ho amato questo romanzo, mi sono letteralmente persa nella Cina di quegli anni, leggendo mi sembrava quasi di essere lì con Leiyin a spiare i salotti letterari che si tenevano nella sua casa, mentre un sentimento proibito si faceva spazio nel suo cuore e la portava ad andare contro la sua famiglia e a subire una tra le più dure delle punizioni. Se amate le atmosfere orientali e le storie ricche di pathos che si svolgono sullo sfondo di eventi storici reali, non potete perdervi questo romanzo!


"Non si può fare un conto tra intenzioni buone o cattive. C’è solo una vita, una morte, ciò che è stato evitato, ciò che è stato provocato."

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