Buongiorno lettori!!Oggi voglio presentarvi un anteprima che ha colpito la mia attenzione, poche settimane fa. L'uscita è prevista per il 29 agosto 2013 per la Casa ed. Garzanti. La trama e la copertina sembrano stuzzicanti e l'attendiamo con ansia per leggerlo...e voi che ne dite?!
È notte. La notte ha un cielo nero come inchiostro, e solo a tratti i
fulmini illuminano l’orizzonte. È una notte di riti e credenze antiche,
in cui la paura ha la forma della superstizione. In questa notte il
rumore del tuono è di colpo spezzato da quello di un vagito: è nata una
bambina. Ma non è innocente come lo sono tutti i piccoli alla nascita.
Perché questa bambina ha una colpa non sua, che
la segnerà come un marchio indelebile per tutta la vita. La sua colpa è
di essere la settima figlia di sette figlie e per questo è maledetta. E
nel piccolo paese dove è nata, in Sardegna, c’è un nome preciso per le
bambine maledette, si chiamano cogas, che significa strega. Liberarsene
quella stessa notte, abbandonarla in riva al fiume. Così ha deciso la
famiglia Zara. Ma qualcuno non ci sta. Lucia, la primogenita, compie il
primo atto ribelle dei suoi dieci anni di vita. Scappa fuori di casa,
sotto la pioggia battente, per raccogliere quella sorella che non ha
ancora un nome. Lucia la salva e decide di chiamarla Iannetta e la
riporta a casa. Non c’è alternativa ora, per gli Zara. È sopravvissuta
alla notte, devono tenerla. Ma il suo destino è già scritto. Giorno dopo
giorno, stagione dopo stagione, sarà emarginata. Odiata. Reietta. Da
tutti, tranne che da Lucia. È lei l’unica a non averne paura. Lei
l’unica a frapporsi tra la cieca superstizione e l’innocenza di
Iannetta. Contro tutto e tutti. Lei l’unica a capire chi si nasconde
dietro quegli occhi spaventati e selvatici: una bambina in cerca di
amore, che farebbe qualsiasi cosa pur di ricevere uno sguardo e una
carezza. Solo una bambina, solo una ragazza, con un cuore forte e
selvatico come il ginepro. Le sue radici non si possono estinguere così
facilmente; la loro fibra è fatta di ferro e se fuori bruciano, dentro
il cuore rimane vivo.
Vanessa Roggeri è nata e cresciuta a Cagliari, dove ha conseguito la laurea in Relazioni Internazionali.
Ama definirsi una sardanuragica, innamorata della sua isola così aspra
e coriacea, ma anche fiera e indomita. La passione per la scrittura le è
nata fin da piccola, quando la nonna le raccontava favole e leggende
sarde che si intrecciavano a episodi della sua memoria. Queste storie di
una Sardegna antica, magica e misteriosa l’hanno segnata profondamente
facendole nascere il gusto per la narrazione e il desiderio di mantenere
vivo il sottile filo che ci collega ad un passato ormai perduto.