[Recensione] La biblioteca dei libri proibiti di John Harding
Buon Pomeriggio miei cari lettori! Sono qui oggi a proporvi
una nuova opinione su questo libro concluso ieri sera (anzi stanotte). La
biblioteca dei libri proibiti è un romanzo che mi ha fatto venire la pelle
d'oca e non sto scherzando.
Iniziamo dalla
copertina, che è semplicemente favolosa. Morbida, elegante e sofisticata. I
toni sono caldi ed accoglienti, ricollega perfettamente, a mio avviso, la
protagonista con tutto il resto. Si differenzia molto dalla copertina originale
che, forse, avrei trovato più congrua.
Tutto il romanzo è incentrato su Florence, la protagonista e il fratello
Giles. Tetro a tratti lugubre, davvero quando finisci di leggerlo ti rimane
addosso quel sapore di terrore e ansia. Sinceramente sono molto combattuta da
tutta la faccenda. L'autore scrive divinamente secondo me, in maniera elegante,
precisa e evocativa. Solo alcuni termini non mi sono piaciuti, molto
superficiali e non utilizzati a quei tempi.
Ci troviamo New England nel 1891. È notte fonda ormai. Nell'antica
dimora di Blithe House regnano il silenzio e l'oscurità. Per Florence, giovane
orfana di dodici anni, è finalmente giunto il momento che ogni giorno aspetta
con ansia. Attenta a non far rumore, sale le scale ed entra nella vecchia
biblioteca. Nella grande stanza abitata dalla polvere e dall'abbandono ci sono
gli unici amici che le tengano davvero compagnia, i libri. Libri proibiti per
Florence. Non potrebbe nemmeno toccarli: da sempre le è vietato leggere. Così
le ha imposto lo zio che l'ha allevata con il fratellino Giles. Un uomo
misterioso, che l'ha condannata a vivere confinata in casa insieme alla
servitù. Il fulcro della questione però , non è tutto questo ma il fatto che la
ragazza ogni notte faccia un sogno strano e veda chino su suo fratello, un
essere che vuole portarselo via. In realtà tutto ciò si avvererà di lì a breve...
Lo zio non si farà mai vivo e gli delegherà una prima istitutrice che morirà
bene presto per cause non da imputarsi a nessuno, anche se Florence era l'unica
che stava in barca con lei. Ora mi sembra un pò assurdo che nessuno indaghi su
di lei o si faccia delle domanda. Alla fine solo una persona si interesserà di
tutto e l'aiuterà anche. La storia sembra tutta un pò contrastante con morti che
non c'entrano nulla, e fasi di monotonia. Alcune pagine ti tengono con il fiato
sospeso ma altre ti lasciano basita. Il romanzo ha un buon potenziale ma mi
sembra che ci siano alcuni punti che dovrebbero essere affrontanti
diversamente. Florence è attaccata smodatamente al fratellastro Giles con il
quale è cresciuto e vuole proteggerlo a tutti i costi.
Un altra fase che mi ha lasciata senza parole è quella della caduta per le
scale fatta dalla povera governante, la situazione in casi normali si sarebbe
fatta critica e l'istitutrice sarebbe dovuta essere incriminata o
colpevolizzata e invece? Nulla! Ma dico io...
Fatto sta che non so descrivervi bene quali sentimenti o reazioni abbia
provocato in me. Molto contrastanti e diverse. Sotto alcuni punti drammatici e
teatrali. Bhè non vi resta che leggerlo . Buona Lettura. (Sono proprio curiosa
di leggere il seguito)