Il mistero di Montelepre, una nuova indagine per il tenente Roversi
La nuova e appassionante indagine del tenente dell'Arma Giorgio Roversi è un bel racconto nato dalla penna di Gavino Zucca, insinuato nella quotidianità dell'attesa natalizia. A una settimana dal Natale viene ucciso un barbone, Millomì.
Sembrerebbe un caso di facile risoluzione ma la faccenda si complica quando arriva una seconda morte. Tutto ruota intorno ad un ciondolo, a un segreto che riporta ad episodi spiacevoli di un passato la cui memoria è ancora viva nel ricordo di testimoni grazie ai quali Roversi riesce a dipanare l'intricata matassa. Accanto a lui Luigi Guaraldi, ex ufficiale veterinario dell'Arma, nonché valido aiuto nelle indagini. Sullo sfondo le vicende del Caffè dei Portici e di Villa Flora. E poi Montelepre. Il primo passo verso la verità, là dove la quotidianità si mescola ad altri piccoli misteri tra superstizioni e sospetti.
Sembrerebbe un caso di facile risoluzione ma la faccenda si complica quando arriva una seconda morte. Tutto ruota intorno ad un ciondolo, a un segreto che riporta ad episodi spiacevoli di un passato la cui memoria è ancora viva nel ricordo di testimoni grazie ai quali Roversi riesce a dipanare l'intricata matassa. Accanto a lui Luigi Guaraldi, ex ufficiale veterinario dell'Arma, nonché valido aiuto nelle indagini. Sullo sfondo le vicende del Caffè dei Portici e di Villa Flora. E poi Montelepre. Il primo passo verso la verità, là dove la quotidianità si mescola ad altri piccoli misteri tra superstizioni e sospetti.
È la Sardegna del 1961 a fare da sfondo alle nuove indagini del tenente bolognese laureato in fisica, amante del scorza di cioccolato e di Tex Willer. Siamo ancora a Sassari.
Un giallo accattivante quello che ne viene fuori. Un racconto dove si innestano dialetto sassarese e bolognese, ambiguità e ironia. La mente non può che andare con la memoria al commissario Montalbano di Camilleri, se non altro per la scelta dello scenario, quello isolano, in questo caso con la campagna sassarese, la città e i suoi "luoghi". Assonanze letterarie. Reminiscenze.
Roversi continua ad avere una caratterizzazione differente e l'ambientazione è solo uno sfondo, un pretesto significativo non vincolante; non segna prepotentemente la storia ma diviene contenitore di personaggi e vicende.
Misteri nel mistero: un'improvvisa invasione di gatti fulvi, l'arrivo di uno iettatore (pindacciu) in un altro dei luoghi chiave delle indagini, la sparizione di lenzuola, strani fenomeni e storie di fantasmi. E ancora, "nodi" personali da sciogliere.
Alla piacevole leggerezza del racconto dalle tinte "gialle" si incrociano elementi di poliziesco che intrigano e coinvolgono il lettore, guidandolo alla risoluzione finale. Come sempre il "guizzo" giunge quando meno te lo aspetti! Accade così anche nella vicenda di Montelepre. E la verità appare improvvisamente chiara.