Che profumo hanno le tue emozioni? Le mie quello del caffè
L’olfatto è il senso della memoria perché alleato dei nostri ricordi. L’odore è incredibilmente persistente al logorio del tempo; gli odori attivano la memoria episodica, quella memoria a lungo termine che custodisce i ricordi autobiografici che costituiscono la nostra identità. Perché l’odore resiste all’oblio? E’ codificato in modo olistico, cioè non è staccato dall'emozione che si è originata nel momento in cui lo abbiamo immagazzinato, e la sua caratteristica è proprio la multi-sensorialità. I ricordi derivati dagli odori sono conservati nella memoria a lungo termine e sono collegati alla memoria emotiva. Ecco perché quando sentiamo quell’odore ci troviamo catapultati in una situazione passata e proviamo proprio quell’emozione. Ma niente paura, la bellezza della memoria olfattiva è che quasi sistematicamente ci riporta alla luce ricordi dalla connotazione positiva.
Annusiamo di più, soprattutto in questo periodo dell’anno che la primavera ci regala infinite sfaccettature olfattive e il vento caldo ce le trasporta. Ora più che mai, in questo periodo storico, abbiamo bisogno di lentezza, concediamoci di essere presenti a noi stessi con i sensi aperti al mondo. Forse non abbiamo mai avuto occasione di prestare attenzione al nostro naso fino a che non ce lo siamo trovato imprigionato nelle mascherine, impariamo a non dare per scontato nulla, nemmeno gli odori. Annusiamo il mondo e costruiamo nuovi ricordi.
E le tue emozioni che profumo hanno?