Recensione: Garden di Emma Romero

Buongiorno!
Il Salone del libro si avvicina sempre più,io sono emozionatissima e non vedo l'ora di partire!
Qualcuno di voi parteciperà?
Intanto ecco una nuova Recensione...


Italia, Rinascimento del futuro. 
Maite ha 16 anni ed è la lavoratrice più efficiente nella sua Fabbrica. Ha una passione segreta per il canto e un grande sogno: raggiungere il leggendario Giardino alla Fine del mondo, dove si mormora che vivano dei Ribelli in totale libertà. Perché il mondo di Maite è una prigione. Dopo una lunga guerra, infatti, l’Italia è stata divisa in 8 Granducati e la vita degli uomini è stata riformulata: la musica, la danza, il teatro sono proibiti, se non nella Città del Governo. Non resta che il lavoro durissimo, un sistema di controllo micidiale, la morte certa per ogni infrazione. Tranne che in occasione della Grande Cerimonia annuale, la sfarzosa celebrazione per l’anniversario della Rinascita, a cui tutti sono obbligati ad assistere. Per Maite, quello, diventa il giorno del riscatto: dopo il sequestro della sua migliore amica Erika, decide di far sentire la sua voce al mondo, anche a costo della sua stessa vita. Ad aiutarla nel viaggio verso la libertà, ci saranno il fidato amico Luca, e l’enigmatico Einar, figlio del Governatore.

Garden è un romanzo "distopico" made in Italy...
Sentendone parlare in giro,mi ero fatta un'opinione non molto positiva del libro e purtroppo leggendolo, quest'opinione non è cambiata!
La storia è ambientata in Italia, in un futuro non specificato in cui il paese è stato diviso e le arti e le scienze sono state bandite, tranne che per pochi eletti.
Maite è la protagonista del romanzo,una giovane donna costretta dal programma del Governo a lavorare in una fabbrica, mentre il suo sogno più grande è quello di cantare e di essere un'Artista.
Dopo la cattura della sua amica Erika, Maite decide di smettere di obbedire e si ribella alle leggi, tentando di conquistarsi la sua libertà...
Il libro si legge velocemente, grazie alla scrittura fluida, ma non lascia trapelare molte emozioni, anzi la narrazione risulta essere un po piatta e a tratti noiosa.
La storia, dal punto di vista Distopico, non è originale ed avendo letto ormai quasi tutti i Distopici in circolazione, ho trovato molte somiglianze e punti in comune con altri romanzi che ho letto...
Quindi i colpi di scena che l'autrice ha inserito e l'ambiente Distopico che ha creato non mi hanno entusiasmata, perchè mi sembrava di leggere qualcosa di già sentito!
Inoltre anche se il romanzo è autoconclusivo, trovo che il finale sia stato un po troppo frettoloso e che l'autrice abbia lasciato troppi punti non sviluppati e poco chiari...
In conclusione, Garden è un romanzo carino e leggero, ma non certo all'altezza di alcuni Distopici che abbiamo avuto l'opportunità di leggere negli ultimi mesi...


Votazione:
3 Cuori

Consigliamo di accompagnare la lettura con...





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