Recensione: Everwild di Neal Shusterman
Buona Giornata, iniziamo la settimana con una RECENSIONE in collaborazione con il giornale locale online SannioLife. Abbiamo letto per VOI il secondo volume di una serie, Everwild che giunge dopo Everlost .BUONA LETTURA|!|!
Voci di cose terribili, di cose sublimi, di cose troppo grandi da tenere per sé e che quindi venivano tranquillamente trasmesse da un’anima all’anima, da un Ultraluce all’altro.
Giravano voci di una bellissima strega, chiamata Strega del Cielo, che saliva verso il paradiso a bordo di un dirigibile d’argento.
E si sussurrava di un orco terribile, fatto di cioccolato dalla testa ai piedi, che adescava anime ingenue con il suo invitante profumo solo per scaraventarle in un pozzo senza fine, dal quale non avrebbero mai fatto ritorno.
In un mondo dove la memoria viene cancellata dalla trama del tempo, le voci sono più importanti di ciò che si conosce davvero. Succede a Everlost, il mondo sospeso fra la vita e la morte e fra la guerra e la pace.
Mary, Nick, Allie e Mickey sono anime inquiete, giovani per sempre, condannate a vagare in eterno fra i misteri di Everlost.
Speranza e angoscia si susseguono come colpi di scena, ora che è diventato chiaro che la guerra non si può evitare. Nessuno può immaginare le conseguenze di una guerra fra non morti, ma una cosa è certa: nessuno a Everlost potrà evitarla.
La nostra opinione
Everwild è un’idea che in un certo senso possiamo definire originale.
Uno strano limbo in cui le anime restano ‘sospese’; una sorta di realtà parallela in cui dei giovani non-morti sono destinati a vagare in eterno nella misteriosa Everlost, con tutte le dinamiche che una tale circostanza può scatenare.
L’unica via d’uscita è una luce: il luogo finale che sottende al destino di ogni anima. Ma Mary Torralta, autorità assoluta di questo regno, è in agguato, e farà di tutto per impedire all’Orco Cioccolata di ‘rubarle’ i ‘suoi’ Ultraluce. Ne consegue una guerra.
Un’idea affascinante appunto, che però da vita ad un libro che abbiamo trovato un po’ noioso (almeno nella prima parte) anche se nient’affatto banale.
Everlost è sui generis, leggermente disorientante, ma alla fine ci si ritrova.
Tra polposi (i vivi) e Ultraluce (non-morti) con le loro varie ‘sottospecie’ (ectoladri, rubapelle ..) il racconto scorre, anche se senza ‘grandi sussulti’. Diviene invece più interessante nell’ultima parte, dove le vicende divengono più intense.
E qui si profila il dramma, con tutte le terribili conseguenze scatenate da una guerra di non-morti che arriva ad incrociare l’esistenza e ‘giocare’ con i vivi.
Abbiamo letto con particolare emozione e interesse della vicenda di Allie (il cui destabilizzante ‘ritorno alla vita’ la porta a scoprire di non essere mai morta); degli intrecci tra ambizione, tradimento, potere, amore e morte che legano e mutano i destini di Mary Torralta, Nick (Orco Cioccolata), Mickey; protagonisti a cui fanno da corollario altri personaggi come Milos, Zin, Jill Bandita, Charlie …
E quando si arriva all’ultima pagina ci si rende conto che davvero la battaglia per Everlost è appena cominciata.
VOTAZIONE:
TRE FENICI e 1/2
Un assaggio per i nostri lettori
“Salve a tutti e benvenuti a Everlost.
Sono lieta di offrire a voi nuovi arrivati una lista dettagliata dei termini e delle definizioni che vi aiuteranno nel viaggio postmortale a Everlost. Naturalmente ho incluso le mie opinioni personali, ma quale lista si può dire completa senza la saggezza di chi sa?
Grazie a tutti, non vedo l’ora di conoscervi.
La vostra fedele,