Novità "La Mela Avvelenata"

Novità per la Mela Avvelenata...

Il falco di maggio
Autrice: Elisabetta Bricca
Pagine: 265

Trama
Irlanda, 1846.
Bruce Cavendish è il Marchese di Donegal lembo estremo di terra irlandese, aspra e crudele, dove aleggia ancora il sussurro della magia. Un giovane uomo tornato in Irlanda per adempire ai suoi nuovi obblighi ma che non può soffocare il richiamo del sangue, né dimenticare il passato di un’infanzia dolorosa.
Fionnula O’Halloran è un’impavida testa rossa dal carattere indomito, figlia del popolo, che si batte per l’indipendenza della sua gente.
Tra i due, provenienti da mondi tanto diversi, è subito scontro.
Eppure, lentamente, qualcosa di diverso dal rancore prende forma e sboccia in un amore contrastato, vivo, totalizzante.
Tra gli echi di una natura selvaggia, l’orgoglio di un popolo che non s’inginocchierà mai al dominio inglese, la lotta per la libertà e gli intrighi di potere, Bruce e Fionnula intraprenderanno un cammino tortuoso, guidati solo dal richiamo del cuore e della fratellanza, e dalla consapevolezza di essere figli della stessa, amata terra che reclama giustizia.



Fiabe oscure
Autori: Mario De Martino,Claudio Cordella,Daniela Barisone,Alexia Bianchini,Rigoni Fiorella,Fabrizio Fortino,Nicola D’onofrio,Simone Colaiacomo,Sabrina Rizzo,Connie Furnari,Paola Boni,Anna Grieco e Lorenzo Crescentini.
Pagine: 160 

Trama
L’antologia non è adatta a un pubblico infantile e offre una generosa scelta di stili e generi. Si passa dalla narrazione gotica a quella marcatamente horror, se non addirittura fantascientifica. Tredici racconti (numero da brivido, come tradizione vuole) per rivisitare altrettanti classici della tradizione popolare. Gli autori hanno utilizzato gli archetipi della fiaba rielaborata, inserendoli in un contesto nuovo. Questa trasposizione ha originato nuove soluzioni alle fiabe, più affini al nostro modo di sentire. Ne consegue che, nonostante la connotazione gotica, tutti i personaggi sembrano paradossalmente più umani, le azioni più giustificate e le motivazioni più comprensibili rispetto a quelle delle fiabe originali. Il che significa che i nuovi cantastorie hanno operato sull’archetipo esattamente come i nostri progenitori, adattandolo alle nuove situazioni socio culturali.

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