Recensione: Wool di Hugh Howey
Buona Giornata!
Oggi vi parlo di un libro che ero curiosissima di leggere e che non ha affatto deluso le mie aspettative...

Wool è il perfetto esempio di romanzo in cui distopia, fantascienza e mistero sono sapientemente dosati e danno vita ad un libro indimenticabile!
La storia è ambientata in un futuro non ben precisato, in cui l'umanità o meglio i resti dell'umanità, non vivono più liberi sulla Terra ma in un enorme Silo sotterraneo, una prigione di metallo divisa in piani che si sviluppa in altezza.
La vita nel Silo continua basilarmente come si viveva una volta sulla terra, ma la popolazione è divisa per piani e in base al tipo di lavoro che svolge.
Al vertice del potere c'è il Sindaco del Silo,coadiuvato da vari sceriffi; ma leggendo la storia ci si rende conto che il realtà il potere del sindaco è perlopiù simbolico, infatti il reale potere appartiene all' IT, il reparto che si occupa della gestione dei server che servono a mandare avanti la vita nel Silo e a regolarne ogni singolo aspetto.
Probabilmente uno degli aspetti più affascinanti di questo romanzo è proprio l'ambientazione e la descrizione della società che popola il Silo, innegabilmente l'ambientazione è molto originale e l'autore è riuscito a creare una società perfettamente caratterizzata e molto credibile.
All'interno di questa fortissima struttura di base l'autore ha inserito una serie di personaggi magistrali: prima fra tutti, Juliette, la protagonista del romanzo, che da semplice meccanico viene improvvisamente scelta per ricoprire il ruolo di Sceriffo e proprio attraverso questo suo nuovo ruolo Juliette scoprirà verità che in molti hanno tentato di nascondere e che le causeranno non pochi problemi.
Juliette scoprirà qualcosa che è stato tenuto nascosto troppo a lungo e che rischia di distruggere la loro società e la loro stessa sopravvivenza...
La sensazione che si prova durante la lettura è un forte senso di claustrofobia, leggendo mi è quasi sembrato di trovarmi intrappolata nel silo, chiusa tra quattro mura a guardare sempre la stessa veduta spoglia, l'unica porzione di cielo che agli abitanti del Silo è concesso guardare. Il ritmo del romanzo è incalzante, le varie rivelazione si susseguono una dopo l'altra, lasciando il lettore inquieto e incredulo!
Il principio sul quale si fonda l'intera struttura del romanzo è il tipico quesito che i romanzi distopici portano sempre più spesso alla luce: la libertà individuale.
Cosa siamo disposti a fare per essere liberi? E invece quanta della nostra libertà siamo disposti a sacrificare per sopravvivere?
Juliette scoprirà a sue spese che lottare per la propria libertà e anche per la conoscenza, potrebbe costarle la vita, perchè il solo scopo di chiunque abbia creato il Silo è quello di tenere le persone all'oscuro di tutto, di evitare che si pongano domande e di farle vivere in un regime in cui chi vuole sopravvivere, deve evitare di chiedere spiegazioni.
Wool mi è piaciuto moltissimo, e vi assicuro che nonostante sia un bel mattoncino, le pagine scorrono veloci, mentre insieme a Juliette scaviamo nelle profondità del Silo, alla ricerca della verità...
5 Fenici
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