[Recensione] Ps. Non dimenticare Parigi di Deborah McKinlay

Buon Pomeriggio cari Lettori!
Oggi aspettavo il Corriere, ma non è passato...Provo un certo disappunto!

Intanto voglio parlarvi di una delle mie ultime letture...

Jack Cooper è uno scrittore americano abituato al successo, nella carriera così come nella vita privata: i suoi romanzi gli hanno regalato notorietà in tutto il mondo e uno stuolo di ammiratrici adoranti. Ma arrivato a cinquant'anni, alle soglie di un secondo divorzio e all'inizio dell'ennesimo libro, si ritrova in piena crisi, di mezz'età e di ispirazione. Per consolarsi, si dedica a una tranquilla passione troppo spesso trascurata: la cucina. Eve Petworth è una donna inglese dalla vita semplice e silenziosa. Sfortunata in amore e segnata da un rapporto molto teso con la figlia, vede come un incubo l'approssimarsi delle nozze di quest'ultima: sa che tra gli invitati ci sarà l'uomo che tanti anni prima le ha spezzato il cuore. Per consolarsi, si rifugia nelle due passioni che non l'hanno mai delusa: la cucina e la lettura. Un giorno, terminato un romanzo, Eve decide d'istinto di scrivere all'autore per complimentarsi con lui e ringraziarlo dei momenti piacevoli trascorsi in compagnia di quelle pagine. Lo fa con una lettera "vera", di carta, scritta a mano come per scegliere meglio le parole. Con sua grande sorpresa, riceve una risposta. Firmata proprio da Jack Cooper. È l'inizio di una corrispondenza affiatata che, partendo da scambi di consigli culinari, si apre ben presto a confidenze profonde e sincere: il rapporto più autentico che sia capitato a entrambi da tanto tempo. Un legame che si rafforza lettera dopo lettera... 


Prendete uno scrittore in piena crisi creativa e una donna inglese che vive in una tranquilla casetta di campagna...
Tramite una lettera che Eve scrive a Jack Cooper dopo aver letto un suo libro, i due si conoscono e iniziano a scriversi abbastanza frequentemente, a volte tramite mail ma spesso attraverso delle lettere, le vere lettere che ormai non scrive più nessuno. All'inizio i due si limitano a parlare di cucina, argomento che appassiona e affascina entrambi, ma man mano passano dallo scambiarsi semplici ricette a parlare di argomenti più profondi e personali...La loro corrispondenza diventa una parte importante della loro quotidianità, uno sfogo che entrambi usano per sfuggire alle non bellissime situazioni che affrontano in campo familiare e sentimentale,e arrivano addirittura a darsi appuntamento nella città più romantica di sempre, Parigi!
Riusciranno la timida e pacata Eve e il confuso Jack a conoscersi finalmente di persona?

Inizialmente leggendo questo romanzo pensavo che mi sarei trovata di fronte ad un libro romantico, dolce ma in realtà si tratta più di un romanzo introspettivo, in cui i due protagonisti, entrambi divorziati e con alle spalle una storia familiare non certo facile, si ritrovano a fare i conti con la sensazione di sentirsi ormai inutili; Jack dopo aver sfornato alcuni romanzi divenuti molto popolari, è afflitto da una crisi creativa che sembra senza fine, mentre Eve si ritrova a dover rivedere l'uomo che le ha spezzato il cuore e l'ha abbandonata...
Il romanzo segue il percorso dei due protagonisti fino all'arrivo di una certa consapevolezza da parte di entrambi che gli darà la forza e il coraggio necessari per affrontare le loro paure e riprendere in mano le redini della loro vita!

Devo dire però che non ho apprezzato appieno il romanzo in sè, in certi punti ho trovato la narrazione troppo lenta e la storia raccontata non è particolarmente originale. L'aspetto che ho preferito è stato proprio la crescita psicologica dei protagonisti e il loro percorso, ma per quanto riguarda il resto diciamo che mi aspettavo qualcosa in più!



Baci...

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