[Recensioni] Il sentiero delle stelle di Amy Brill

Quattro Typewriters
Buongiorno miei cari.Oggi parliamo di un libro che ci porta alla scoperta dei cieli, Il sentiero delle stelle di Amy Brill edito Piemme Edizioni. Un libro forte, intenso e pieno di verità.

La storia si ispira a Maria Mitchell una donna indipendente, nata proprio a Nantucket, che si è dedicata anima e corpo allo studio dei cieli, delle stelle, comete e nebulose( come la nostra Margherita Hack) ma in tempi non recenti. La scrittrice Amy Brill dopo aver fatto una gita, proprio sull'isola di Nantucket, ha avuto l'ispirazione; anni di studio su questa astrologa, hanno portato alla creazione di questo libro. 

Partiamo come sempre dalla copertina. In questo caso, avrei preferito una copertina meno moderna (anche se questa è molto bella) avrei apprezzato di più la copertina originale, che, si inoltra completamente nei meandri del libro stesso e rappresenta in pieno la storia.

Il racconto vero e proprio è molto lento a tratti noioso a causa delle mille spiegazioni che la ragazza compie delle varie tipologie di stelle, la differenza come esse possano essere visibili e via dicendo. Ho trovato però una forza inaspettata nella protagonista, una forza che non mi sarei di certo aspettata al quel tempo (siamo nel 1845), la protagonista è Hannah Price diligente ragazza di un isola sperduta, che ha un dono molto speciale quello di saper leggere il cielo.  Lei sa perfettamente dove guardare. 

Fin da piccola Hannah ha seguito il padre nella sua passione e ne è rimasta affascinata e avvolta. Ha saputo, però,  ben montare i suoi tasselli e mentre è alla ricerca della sua strada, in un isola ristretta e dalla mentalità bacata, la troverà attraverso il cielo. A complicare la cosa sarà anche un marinaio sconosciuto dalla pelle ambrata che comparirà un giorno per implodere nel suo cuore. I sentimenti non verranno mai svelati ma saranno sempre e nettamente repressi, proprio come a quei tempi ( un pò come piace a me) . Un velo spesso di pudore cadrà fra i due .

Quasi il 70% della storia, come dice l'autrice, fa parte della vita reale dell'astronoma sopra citata e a me questo è parso molto interessante. Scoprire come una donna dalle immense possibilità è potuta divenire un così grande simbolo per milioni di donne e se vogliamo dirla tutta anche per gli uomini...

Il libro è scritto molto bene, nostalgico a tratti malinconico ma ha saputo puntare dritto al cuore e lasciare una stella cadente anche in esso. Il firmamento è davvero immenso, scoprire cosa c'è al di là di noi è davvero una conquista. Menzionato in esso anche il difficile rapporto che c'era allora con il razzismo e la schiavitù, fortemente combattuto dalla protagonista  che si è dibattuta fino all'ultimo. 

Tra le righe viene menzionata una donna conosciuta ben poco al mondo, una donna forte sotto ogni aspetto, la prima donna astronomo che si è battuta per i diritti delle donne ed è stata menzionata dal famoso American Accademy of Arts and Sciences per le sue scoperte. Un libro da leggere, studiare e tenere con sé! Buona LETTURA!

Grado di Sensualità
"Il freddo vuota la mente. Pulisce il corpo. C'è dolore, ma fa bene. È necessario."

Maria Mitchell (Nantucket, 1º agosto 1818 – Lynn, 28 giugno 1889) è stata un'astronoma statunitense, che nel 1847, scoprì una cometa che in seguito divenne nota come la "cometa di Miss Mitchell". Per la sua scoperta ha avuto in premio una medaglia d'oro che le è stata consegnata dal re Federico VII di Danimarca. Divenne la prima donna membro dell'American Academy of Arts and Sciences nel 1848 e della American Association for the Advancement of Science nel 1850. In seguito lavorò presso l'U.S. Nautical Almanac Office calcolando le tabelle di posizioni di Venere e viaggiò in Europa con Nathaniel Hawthorne e la sua famiglia. Divenne professore di astronomia al Vassar College nel 1865. Venne anche nominata Direttrice del Vassar College Observatory. Dopo aver insegnato per qualche tempo, seppe che, nonostante la sua reputazione ed esperienza, il suo stipendio era inferiore a quello di molti professori più giovani di sesso maschile. Insistette per avere un aumento di stipendio e l'ottenne.Nel 1842 lasciò la fede quacchera per seguire i principi dell'Unitarianismo. In segno di protesta contro la schiavitù, smise di indossare abiti di cotone. Era amica di varie suffragette come Elizabeth Cady Stanton ed è stata cofondatrice dell'American Association for the Advancement of Women. (fonte: Wikipedia)

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