[Recensione] La signora dei fiumi d'estate di Tyler Trafford

Buona giornata cari Lettori!
Ieri sera ho finalmente visto Lo Hobbit,più tardi arriva la recensione!
Intanto parliamo di questo bellissimo romanzo...


Alice è appena morta, lasciandosi dietro unesistenza faticosa, segnata dalla malattia, dall’ alcolismo e da un matrimonio infelice. Eppure i suoi bellissimi occhi azzurri non hanno mai perso una luce speciale. Il funerale ha riunito la famiglia, ma Tyler, il figlio minore, quello più amato, si sente un estraneo tra i fratelli che si spartiscono le posate dargento e i pochi ninnoli. A lui, la madre ha lasciato uneredità ben più preziosa: la «Vera Cosa Bella» della sua vita, una vecchia scatola, dove per quarantanni ha conservato gelosamente un album consunto e un pacchetto di lettere damore. Ricordi di un altro tempo, il 1941, quando Alice, la debuttante più incantevole di Montréal, incontrò Jens, un giovane pilota norvegese, scampato allinvasione nazista e arrivato in Canada per completare laddestramento. Prima di partire per lEuropa, le giurò che nulla gli avrebbe impedito di tornare da lei e le chiese di aspettarlo. E quando venne catturato dai tedeschi, pur di mantenere fede a quella promessa, prese parte alla «Grande fuga», la stessa portata al cinema da Steve McQueen, che fu levasione più coraggiosa e drammatica mai tentata in un campo nazista: settantasei uomini coinvolti, cinquanta fucilati e solo tre che riuscirono a fuggire… Seguendo la traccia delle lettere tra il Canada e la Norvegia, Tyler Trafford ha ricostruito la storia struggente di questo amore puro e ostinato, che non ha ascoltato le ragioni della convenienza e della guerra, e ha riportato alla luce unepoca mai dimenticata, fatta di bollettini militari e feste da ballo, di baci rubati e spericolate gare sugli sci, quando la vita era breve, e per questo più intensa e carica di promesse.

La bellezza di un romanzo spesso sta nel modo in cui riesce ad arrivare al cuore del lettore e a trascinarlo nella storia,ecco questo romanzo ci riesce benissimo! Forse perchè si tratta di una storia vera,o semplicemente perchè amo qualsiasi storia ambientata durante la Seconda Guerra mondiale, ma posso dire che questo libro mi ha rubato il cuore!
La storia parte dal presente con la morte di Alice,e il dolore di suo figlio Tyler che ha sempre considerato la madre come il suo unico appiglio. A differenza della restante parte della famiglia, Tyler è l'unico che non cerca di accaparrarsi il meglio di quello che è rimasto in casa,perchè lui ha già tutto quello che desiderava: l'ultimo regalo di Alice per lui,uno scatolone malandato che contiene tutti i suoi ricordi migliori.
Ed è così che Tyler fa la conoscenza di Jens,pilota dell'aeronautica norvegese,e di una giovanissima Alice,allora debuttante dell'alta società di Montréal,e del loro amore,quell'amore che per Alice è stato la "Vera Cosa Bella" della sua vita.
Alice e Jens si conoscono in un periodo turbolento,ma nonostante vengano ben presto separati e vivano lontani,continuano a scriversi mantenendo vivo il loro amore ed è proprio questa la parte più bella e reale del libro: le lettere di Jens ad Alice,il diario di Jens e le foto in bianco e nero dei due giovani che si trovano alla fine del romanzo...
Questa non è solo la storia di un grande amore,è la storia di come la vita cambia le carte in tavola,di come a volte non possiamo far nulla per impedire il corso degli eventi,la storia di come l'amore ti porta a compiere imprese che mai avresti pensato di riuscire a fare,anche se alla fine non tutto va come si vorrebbe!
Tyler Trafford ci apre le porte della sua casa raccontandoci la storia di Alice,quella madre che nonostante le sue stranezze amava visceralmente e che solo alla fine ha compreso davvero.
Perchè Alice non aveva mai raccontato a nessuno del suo Jens,aveva tenuto tutto per sè e solo alla fine ha lasciato tutto nelle mani del figlio che finalmente ha compreso il motivo del malessere interiore della madre.
Con uno stile delicato,quasi impalpabile,l'autore ci racconta la vita di una donna e di un pilota durante la Seconda guerra mondiale,ci racconta la storia di una Grande fuga e di un ritorno dolce-amaro.
Le pagine scorrono via velocissime delineando il profilo di una donna forte,le cui parole trasudano amore e che ha insegnato al figlio a cogliere ogni opportunità per vivere la sua vita come vuole e ad afferrare la Vera Cosa Bella della sua vita senza farsela sfuggire!
Non posso far altro che consigliarvi questo splendido romanzo,fate rivivere ancora una volta la storia di Jens e Alice e lasciate che vi rubi il cuore,proprio come è successo a me!

"Le piaceva quell'espressione, la Vera Cosa Bella. Tutti quanti ne hanno una, diceva. Quando la vita ti mette davanti un pacco col tuo nome sopra, prendilo. Non esitare, è un'occasione che non tornerà più..."

Baci...

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