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Titolo: Land Grabbing
Anno: 2014
Casa editrice: Kymaera Edizioni
Genere: Thriller contemporaneo
Ambientazione: Svizzera, Italia e Namibia
Formato: e-book (epub, mobi) |
Talvolta la filantropia non è altro che una coperta dorata, sotto la quale nascondere i più ignobili peccati. E ci sono verità che è meglio lasciar riposare in pace.
Chinandosi sul corpo senza vita di un ingegnere informatico, ucciso nel corridoio di casa con una freccia in testa, l'ispettore Diego Anastasi non può immaginare quanto la sua stessa vita e i suoi valori più intimi stiano per essere stravolti dalle indagini.
Quando sul tavolo del medico legale finisce anche il cadavere di una studentessa, ammazzata per una tesi di laurea troppo approfondita, l'attenzione degli inquirenti si concentra sull'oscuro operato di un'associazione caritatevole attiva nella costruzioni di pozzi in Namibia. La caccia all'uomo diventa più serrata; travalica i confini della Svizzera. L'assassino, però, è sfuggente. Concede pochi indizi. Si nasconde dietro un'identità insospettabile, molto più vicino e minaccioso di quanto Anastasi e Giulia Ferri - ambigua agente dell'Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (AISE), spedita in Svizzera alla ricerca di preziosi dati trafugati - possano immaginare. A farne le spese è la madre dell'ispettore, sgozzata in diretta video davanti agli occhi impotenti del figlio...
Un thriller crudo, veloce e coinvolgente, che esplora i labili confini dei valori etici e morali, molto spesso piegati dalla sete di vendetta e potere. I colpi di scena si susseguono implacabili, fino al tragico e sconvolgente finale, mentre tutto si riduce a una semplice domanda: davvero dentro di noi si nasconde un istinto omicida, solo in attesa di essere risvegliato dalle circostanze?
Classe 1986, sono nato e cresciuto a Lugano (Svizzera) da madre tedesca e padre italiano. La passione per la lettura è esplosa solo verso i quindici anni, quando, d’impulso, dalla libreria in salotto ho sfilato Iceberg di Clive Cussler. Quel romanzo mi attirava e incuriosiva da qualche giorno, finché ho ceduto al richiamo. Sono bastate poche pagine per rimanere folgorato dalla narrazione coinvolgente e dai personaggi complessi, Dirk Pitt e Al Giordino su tutti. Da allora non ho più smesso e ogni giorno cerco di ritagliarmi del tempo da dedicare alla lettura di un thriller o di un romanzo d’avventura, al ritmo di circa uno a settimana. La voglia di scrivere è – ne sono convinto – figlia più tardiva di questa mia passione sfrenata per i libri. Ho iniziato mettendo su carta brevi racconti ispirati alle sensazioni del momento o a episodi vissuti durante la giornata. A 24 anni ho compiuto il grande salto e mi sono dedicato alla stesura di un romanzo, portato a termine nel corso di un’estate. Preso dall’euforia per aver apposto l’ultimo punto, ho subito inviato la mia opera ad alcune case editrici, ricevendo in cambio soltanto bocciature. Lo ammetto: a quell’età è stato un duro colpo da assorbire. Per un po’ ho lasciato perdere la tastiera. Tuttavia, si sa, le passioni restano sempre in agguato, pronte a spingerci oltre gli ostacoli e le sconfitte. E la voglia di scrivere continuava a crescere e premere. Così mi sono messo a studiare, facendo tesoro dei consigli ricevuti. Lavorare come redattore per l’Illustrazione Ticinese, un’importante rivista della Svizzera Italiana, mi ha aiutato ad affinare la mia tecnica narrativa. Tanta dedizione è stata premiata. Dapprima con la vittoria, grazie all’opera Carità Dissanguata (2012), di un concorso letterario dedicato ai racconti noir, poi con un Credit Suisse Award for Excellent Writing assegnato a un mio editoriale sulla vita in carcere – scritto nel 2012, quando ricoprivo la carica di vicedirettore del giornale universitario indipendente L’universo – e, per finire, con la pubblicazione del thriller Land Grabbing (2014), che mi ha riempito il cuore di orgoglio e soddisfazione. Nutro, inoltre, una vera attrazione per l’acqua. Mare, lago, fiume, piscina: poco importa, basta che esista la possibilità di tuffarsi per godersi un bel bagno. Sarà per questo feeling intenso che, sin dall’età di 10 anni, ho scelto di praticare con costanza uno sport insolito, duro, ma eccezionale e unico: la pallanuoto. Con la squadra della Lugano Pallanuoto ho vinto almeno un titolo nazionale per ogni categoria, dagli Under 9, fino alla serie A. Per non allontanarmi troppo dal mio elemento naturale, ho, inoltre, ottenuto il brevetto da sommozzatore e al momento sto studiando per conseguire la patente nautica, così da poter condurre in navigazione un motoscafo. Da qualche anno, infine, mi dedico anche alla fotografia reflex digitale. Non esiste gita, escursione o vacanza durante la quale non porti appesa al collo la mia fotocamera. Da autodidatta, sto pian piano imparando a gestire questa complessa arte.