Tír na nÓg

Buona giornata cari Lettori e buon quasi fine settimana! Oggi torniamo a dedicarci ai libri con la recensione di un bel romanzo storico. 

Addio all'Irlanda è il secondo romanzo della trilogia di Ann Moore dedicata alla verde Irlanda. La storia riprende esattamente dove eravamo rimasti: Grace O'Malley, in fuga dopo aver sparato a una guardia nel tentativo di salvare la sua casa, sta per imbarcarsi per l'America con la figlia Mary Kate. Lì l'aspetta il fratello Sean e Grace spera di poter cominciare una nuova vita lasciandosi alle spalle i tanti momenti difficili passati. Ma l'America, l'ambita terra promessa, non è esattamente quello che si aspettava, è un paese difficile in cui essere immigrati irlandesi non è affatto facile.

Mentre il precedente romanzo era tutto ambientato nelle campagne irlandesi, stavolta l'autrice ci conduce insieme a Grace nell'affollata e rumorosa New York, la città delle promesse e del benessere, il luogo in cui ogni immigrato vorrebbe vivere. La vita in America però riserva tante amare sorprese a Grace; gli irlandesi sono trattati alla stregua di animali e non sono visti di buon occhio, a peggiorare la situazione c'è la preoccupazione per chi è rimasto indietro, in Irlanda dove imperversa una carestia che sembra non voler passare. Divisa tra passato e presente, tra il viscerale amore per la sua terra e per chi è rimasto lì e un nuovo sentimento che nasce in quella città così grande, Grace dovrà racimolare tutta la forza che le rimane per costruirsi una vita migliore.

Il precedente romanzo, Terra perduta, mi aveva totalmente ammaliata con una storia di rivincita, passione e grande coraggio. Anche Addio all'Irlanda mi è piaciuto ma in modo diverso, l'ho trovato molto meno poetico. I temi trattati cambiano, non siamo più in Irlanda, ci troviamo a New York, nella terra delle nuove opportunità. La carestia e la questione irlandese vengono messe da parte a favore di altri temi quali la vita degli irlandesi in America, il loro viaggio della speranza, il fenomeno del razzismo e così via.

Lo stile dell'autrice è sempre molto intrigante e scorrevole, la narrazione ha un bel ritmo che rispecchia esattamente l'ambientazione caotica e affollata di New York. Il romanzo mi è piaciuto molto, l'ho trovato estremamente interessante e anche molto attuale rispetto ai temi che tratta. I personaggi sono ben caratterizzati e ognuno di loro è oggetto di una crescita psicologica molto equilibrata.

Credo però che il primo romanzo di questa trilogia sia finora il migliore, Addio all'Irlanda è un bel romanzo ma manca di pathos. Sono molto curiosa di scoprire cosa ha in serbo per noi l'autrice nell'ultimo romanzo e spero che non dovremmo aspettare troppo per leggerlo. Intanto vi consiglio i romanzi della Moore, specialmente se amate i romanzi storici! Buona lettura!

"In quella città aveva anche compreso che le più alte conquiste dell'uomo erano sempre controbilanciate dalla profondità della sua degradazione."

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