[Recensione] Terra perduta di Ann Moore


Buon pomeriggio cari Lettori! Oggi ho prenotato l'alloggio per il week-end che trascorrerò a Torino in occasione del Salone del Libro. Qualcuno di voi ci sarà? Sarebbe bello incontrarci di persona!
Ma torniamo a noi e passiamo alla recensione di oggi...

Terra perduta è il primo romanzo di una trilogia tutta ambientata nell'Irlanda di metà Ottocento. La protagonista della storia è Grace O'Malley, la figlia quindicenne di Patrick O'Malley. Gli O'Malley vivono in una casa modesta e coltivano una terra che non gli appartiene e che non potranno mai riscattare, tutto il territorio circostante appartiene ai Donnelly, aristocratici inglesi che riscuotono gli affitti e le primizie del terreno tenendo in scacco gli affittuari.
A peggiorare le cose arriva una terribile carestia che mette in ginocchio la popolazione e peggiora la loro condizione già precaria. Per salvare la casa e la sua famiglia Patrick offre la figlia in sposa a Bram Donnelly, ottenendo una certa sicurezza per sè e una vita migliore per Grace. Grace deve abituarsi ad una vita molto diversa da quella che conduceva, deve imparare ad essere la moglie di un aristocratico inglese e a comportarsi di conseguenza. Inizialmente le cose sembrano andare bene, almeno fino a quando Bram non svela la sua vera natura e Grace è costretta a tirar fuori ogni briciolo di forza e coraggio che possiede per proteggere sè stessa e i suoi cari.

Terra perduta è un romanzo meraviglioso e ricco di pathos, una lettura davvero imperdibile!
Grace ha solo quindici anni quando viene data in moglie a Bram Donnelly, ricco aristocratico inglese nonchè proprietario delle terre che coltiva la famiglia di Grace. Inizialmente il matrimonio sembra felice, Bram è gentile con Grace e lei cerca di imparare a comportarsi come una signora, ma dopo pochi mesi di matrimonio la vera natura di Bram esce alla scoperto e Grace deve difendersi da quel marito crudele e violento che disprezza e denigra gli irlandesi.

Tutto questo accade mentre l'Irlanda si trova ad affrontare una delle più gravi carestie che l'abbiano mai colpita e durante un periodo politicamente turbolento che vede gli Irlandesi lottare per ottenere l'indipendenza dagli inglesi. La carestia sfianca la popolazione che si trova a dover scegliere tra abbandonare l'amata terra o restare, soffrire e infine morire. La storia reale e quella inventata si fondono narrandoci dell'epopea irlandese e della forza del suo popolo.

Terra perduta va sicuramente ad inserirsi tra le migliori letture dell'anno. Con grande abilità e maestria l'autrice ci racconta una storia che si fonda su fatti realmente accaduti, ci narra quel passato che sta alla base dell'Irlanda moderna e lo fa con una tale delicatezza e con tanto sentimento da ammaliare il lettore e conquistarlo completamente.
Lo stile della Moore è ricco, elegante ma allo stesso tempo delicato ed estremamente scorrevole. Le descrizioni dei luoghi e dei paesaggi irlandesi sono bellissime, leggendo alcuni passaggi sembra di essere lì e di ammirare quei posti così affascinanti.

La storia si sviluppa nel corso del tempo, insieme a Grace vediamo l'Irlanda e gli irlandesi cambiare, ribellarsi e combattere per ottenere i propri diritti. La stessa Grace rappresenta questa evoluzione: da giovane ragazza di campagna, Grace è costretta a crescere in fretta e ad imparare i costumi dell'aristocrazia. Successivamente deve lottare per la propria sopravvivenza e per quella della sua famiglia, deve combattere contro i pregiudizi, contro il dolore e contro i dispiaceri. Grace cade più volte ma si rialza più forte di prima.

Insieme a Grace c'è la sua famiglia, la nonna, il padre Patrick, il fratello, e infine Morgan, il ribelle e rivoluzionario amico che non l'abbandonerà mai.
Ho trovato questo romanzo praticamente perfetto, la parte storica è dettagliata e accuratissima, la prosa è fluida e ammaliante, l'ambientazione è affascinante e la storia ha qualcosa di magico che riesce a portare il lettore in quell'epoca di lotte, fame e dolore e a farlo diventare parte di un periodo storico che ha fatto diventare l'Irlanda quel che è oggi.

L'amore ha un posto importante nella storia, ma non si parla solo d'amore romantico, si tratta di amore per la famiglia, amore per la terra a cui si appartiene e anche amore per sè stessi. E' impossibile non essere solidali con gli irlandesi, con Grace e con la sua famiglia, impossibile non emozionarsi, piangere e infuriarsi mentre si legge questa storia che vi assicuro vi scenderà nel cuore! Un romanzo meraviglioso che non dimenticherò facilmente e di cui spero di poter leggere al più presto il seguito. Leggete questo piccolo capolavoro e fate un salto nella verde Irlanda! Buona lettura!


"Povertà e ricchezza sono condizioni dell'anima. E a qualunque uomo può capitare la disgrazia di uno spirito impoverito."

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