Buona giornata cari Lettori! Eccoci ad una nuova puntata della nostra Rubrica che contiene le recensioni più irriverenti e canzonatorie.
Oggi parliamo di un romanzo che trovo sia adatto solo ed esclusivamente a lettrici molto giovani e con poche pretese.
La ragazza dell'ultimo banco racconta la storia di
Anika Dragomir, una quindicenne americana di origini rumene. Anika ha fatto di tutto per diventare una delle ragazze più popolari della sua scuola e ci è riuscita, adesso si trova al terzo posto nella classifica di popolarità, sapendo che non potrà mai ambire a qualcosa in più perchè in fin dei conti resta comunque un'immigrata.
A complicare la situazione di Anika ci si mettono pure
Logan, ex nerd che inizia a manifestare interesse per lei, e
Jared, il ragazzo più popolare della scuola che improvvisamente si accorge che Anika esiste.
Divisa tra la persona che è e quella che finge di essere, Anika imparerà presto che la popolarità non è tutto.
Siamo basilarmente tornati allo stesso punto in cui eravamo rimasti con l'ultima puntata di questa rubrica.
Non ho più l'età per leggere certe cose! Nemmeno a 15 anni mi sarebbe piaciuto un libro del genere, figuriamoci adesso.
Comunque,
Anika ha 15 anni e l'unica cosa a cui pensa è essere popolare. Nel suo gruppetto di amiche è la terza in classifica, per "un'immigrata" come lei è un risultato più che notevole. Quando
Logan torna a scuola e inizia a mostrare interesse per Anika, lei è indecisa tra l'attrazione per quel ragazzo e la paura che frequentandolo possa rovinare la reputazione che si è guadagnata. In realtà Anika è molto diversa dalle sue amiche, ma finge per continuare ad impersonare la ragazza popolare che ha sempre sognato di essere.
Le basi per una buona storia c'erano, l'autrice mette in scena l'eterno dilemma tra essere sè stessi oppure fingere di essere diversi per guadagnarsi la tanto agognata popolarità scolastica.
L'unico problema è che il tema non viene affatto sviluppato, anzi tutta la storia risulta poco originale e molto immatura. La protagonista della storia è strana, all'apparenza finge di essere la classica Barbie da liceo, invece nei numerosi dialoghi che ha con sè stessa ammette spontaneamente di avere una personalità scura, quasi cattiva, e pensieri poco carini per gli altri. Insomma Anika ha chiaramente una doppia personalità!
Non aiutano neanche gli altri personaggi, tutti super stereotipati e poco caratterizzati. La storia segue uno sviluppo banale e, specialmente nel finale, è troppo confusionaria.
Praticamente in 20 pagine succede di tutto e l'autrice cerca di tirare fuori a tutti i costi una morale da una storia che ha poco senso.
Non conoscevo l'autrice ma il suo stile è troppo immaturo a mio parere, l'ho trovato davvero fastidioso con tutti quei dialoghi strani e le chiacchierate di Anika a tu per tu con sè stessa. Un'accozzaglia di elementi messi a caso che insieme non danno affatto un buon risultato; la storia è noiosa e banale, la protagonista è una piccola egoista insopportabile e, nel tentativo di dare al romanzo una parvenza di serietà, vengono pure inseriti elementi come il bullismo e il suicidio che alla fine non sono di alcuna utilità alla trama e vengono trattati anche in maniera superficiale.
Insomma, va bene che è probabilmente una storia adatta ai più giovani, va bene che la protagonista ha solo 15 anni e quindi certi atteggiamenti bisogna aspettarseli, va bene tutto ma per me è NO!
Al prossimo appuntamento con
"Hating Books that everyone loves"!