I cieli di Sandra Newman

Buona giornata cari Lettori e buon fine settimana! Sto leggendo ad un ritmo che non avevo da un po', probabilmente anche perchè mi sono capitati tra le mani tanti libri davvero interessanti. Tra questi rientra anche il particolarissimo romanzo di cui parliamo oggi.

I cieli è un romanzo davvero fuori dal comune che ci conduce attraverso un racconto che attraversa secoli e che, perso tra passato e presente, ci porta a riflettere sulla nostra condizione e sul futuro che ci attende. Ci troviamo nella New York del 2000, una città che sta vivendo un periodo di pace come non si vivevano da decenni; non ci sono guerre, il mondo sembra muoversi verso un futuro roseo e ricco di prospettive. E' qui che inizia il racconto, con l'incontro tra Kate e Ben.

Ben e Kate si incontrano per la prima volta ad una festa e si innamorano praticamente subito; Kate è bella, intelligente ed ha una fantasia illimitata che cattura immediatamente l'attenzione di Ben. Ma Kate non è una ragazza come le altre; ogni notte, sin da quando ricorda, fa dei sogni così vividi che le sembra di vivere un'altra vita. Ogni notte Kate diventa Emilia, una giovane poetessa inglese che vive nella Londra del 1593. Emilia e Kate, ma sopratutto le decisioni che prendono nel corso della loro vita, influenzeranno tutto il mondo e il futuro stesso dell'umanità.

Tormentate da una visione in cui vedono un modo apocalittico semi distrutto, Kate decide di provare a salvare quel mondo che sogna ogni notte. Cerca di farlo attraverso la vita di Emilia, attraverso le decisioni prese sullo sfondo di una Londra magica, dedita al teatro e in cui si affaccia per la prima volta un semi sconosciuto poeta; oggi lo conosciamo come William Shakespeare.

Questo romanzo è davvero molto particolare e estremamente diverso da tutto quello che ho letto finora. Non sono riuscita ad inquadrarlo bene, è un mix tra fantasy, narrativa contemporanea, distopia e ucronia. L'ho trovato ben scritto, spiazzante sotto certi versi ma estremamente intrigante, sopratutto per quanto riguarda il modo in cui la trama è stata costruita e sviluppata.

La storia si snoda tra passato, un 1593 in cui Shakespeare muove i primi passi nel teatro e cerca di arrivare ai grandi palchi, e il 2000, nell'anno che precedette gli attentati  del 2001. La storia è strana per certi versi; quello che Kate riesce a fare, l'influenza che le sue decisioni nel 500 vanno ad avere sugli eventi moderni, sono delle capacità che vengono analizzate dal punto di vista dell'analisi psicologica del personaggio.

Kate viene considerata pazza, schizofrenica, e in effetti molto del romanzo si incentra proprio sul modo in cui gli altri percepiscono la stessa Kate e il fatto che sia assolutamente convinta che possa cambiare il futuro ed evitare la catastrofe che sembra avvicinarsi sempre di più. La malattia mentale, il modo in cui gli altri la percepiscono, sono dei temi davvero interessanti a cui viene dato ampio spazio.

Inoltre sono temi che ben si sposano con quest'atmosfera quasi surreale che pervade tutto il romanzo e che lo rende decisamente fuori dal comune. Presente e passato arrivano quasi a confondersi nella nostra mente, mentre insieme a Kate ed Emilia assistiamo all'arrivo di una catastrofe che sembra avvicinarsi sempre più e che nessuno, neanche Kate per quanto ci provi, riesce a fermare.

Ed è così che arriviamo fino al 2001, all'attacco alle torri gemelle, all'inizio di quello che diventerà il nuovo futuro del mondo. Mentre leggerete questo romanzo vi troverete coinvolti in una spirale di eventi dalla quale non riuscirete più ad uscire. Vi troverete imprigionati esattamente come Kate in una sorta di loop temporale da cui sembra impossibile scappare. E mentre vi troverete prigionieri in quella società che per certi versi somiglia spaventosamente alla nostra, arriverete a capire che non tutto è perduto, ma che c'è sempre qualcosa da salvare. Buona lettura!

"Il cosmo al contrario sembrava meccanico, come un quadro incorniciato e appeso al muro solo perchè il muro sarebbe stato sembrato sbagliato senza quadri. Bisogna che ci siano quadri e bisogna che ci sia un cosmo, anche se nessuno li guarda."

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