Un bacio alle ragazze (Il collezionista) di James Patterson
Tanto per cambiare in queste settimane ho letto un altro thriller (è più forte di me).
"Ragazze belle. Ragazze intelligenti. Ragazze sparite. Qualcuno sta trasformando la costa orientale degli Stati Uniti in un macabro terreno di caccia. "Il suo obiettivo non è uccidere - dicono i criminologi - lui è un collezionista." Anche sull'altra costa, a Los Angeles, qualcuno sembra avere un debole per le studentesse. Costui, però, le stupra e le massacra. Perché la polizia tarda a collegare i casi? Cosa spinge i due serial killer in quella che sembra un'orrenda competizione? O forse è uno solo? Per il detective psicologo Alex Cross è il caso più difficile della sua vita."
Questo è stato il primo libro di Patterson che ho letto. Questo autore non mi era del tutto sconosciuto però non avevo ancora avuto modo di leggere le sue opere. Un giorno in biblioteca mi capitò tra le mani questo libro e pensai :"Perchè no?".
Ovviamente questa è un edizione un po' vecchia (1995), ora questo libro è venduto con un nome diverso ovvero "Il collezionista".
Inoltre, questo thriller fa parte di una serie di libri incentrati sulle vicende che hanno come protagonista il detective Alex Cross.
Questo libro è il secondo della serie.
Fortunatamente questo libro non è strettamente collegato al primo, magari si fanno solo dei riferimenti alla fama che Alex Cross ha guadagnato grazie all'arresto di Gary Soneji (personaggio presente nel primo libro della serie ovvero "Ricorda Maggie Rose").
Comunque, ritornando al libro in sé, devo dire che è stata una lettura abbastanza soddisfacente e che non mi ha affatto delusa.
La struttura del libro è molto semplice e, grazie ai capitoli brevi, mi ha aiutata molto a scandire il tempo da dedicare alla lettura e quello da dedicare allo studio e ai miei impegni. Questo dinamismo causato dai capitoli brevi è rafforzato anche dall'intreccio delle vicende relative ad Alex Cross e agli assassini.
A proposito degli assassini... che dire, sono rimasta piacevolmente sorpresa. Sembra strano da dire ma li ho trovati molto "umani":non sono stati dipinti come persone irrimediabilmente pazze, malate e che devono essere analizzate dalla prima fino all'ultima pagina del libro (praticamente come la maggior parte degli assassini privi di sfaccettature del 65% dei thriller attuali).
Gli assassini sono due: Casanova e Il Visitatore Gentiluomo.
Casanova è sicuramente la figura più interessante tra i due: è molto sadico, ama vedere la paura negli occhi delle donne, ma allo stesso tempo è molto empatico ed è fermamente convinto che la sua natura non gli impedisca di amare. Lui non si considera cattivo, ha un buon senso critico, ha solo deciso di seguire i suoi impulsi naturali mettendo da parte le norme morali. Ecco cosa mi ha colpito di Patterson: la caratterizzazione di Casanova. Questo assassino non è descritto né presentato come una persona affetta da qualche grave disturbo, Patterson rimane molto neutrale, si limita solo a narrare le vicende. E' come se lasciasse trarre le conclusioni al lettore (che ovviamente, se dotato di buon senso critico, rifletterà molto sulla figura di Casanova cercando di capire al meglio la sua mente ovviamente perversa).
Le vicende narrate sono molto crude e mi hanno colpita molto.
Indirettamente nel libro sono trattate tematiche come il razzismo e, ovviamente, lo stupro.
Ho molto apprezzato i riferimenti storici alla ferrovia sotterranea, che in Italia non è conosciuta come dovrebbe.
Il libro è molto scorrevole e si legge d'un fiato.
Quando,arrivata a circa 30 pagine dalla fine pensavo di poter finalmente esalare un sospiro di sollievo Patterson distrugge il castello di deduzioni di Alex Cross. Diciamo che questo espediente l'ho sicuramente molto apprezzato ma non ha causato in me l'effetto desiderato: la risoluzione del caso è stata molto affrettata e molto più sottotono rispetto al resto del libro. Diciamo che è stato un po' deludente.
Comunque, ho deciso di immergermi nel mondo di Patterson così come sto facendo con quello di Carrisi, sono molto curiosa di leggere altri suoi libri.
Alla prossima recensione,