[Un fanatismo religioso di cui non si parla mai] Onora il padre di Eliza Wass
Buongiorno lettori!
Buon sabato e buon weekend.
Finalmente, dopo molte recensioni di serie tv, sono tornata a recensire libri.
In questo periodo ho letto un libro abbastanza particolare, così come tutti i libri della collana HOTSPOT della casa editrice IL CASTORO.
"Castley Cresswell e i suoi cinque fratelli, Hannan, Caspar, Mortimer, Delvive, e Jerusalem, sanno di essere diversi dagli altri ragazzi. Il loro mondo è in una casa in fondo a un bosco, la loro legge è quella di Dio, che parla per bocca del padre, un vero fanatico. Ma Castley ha ora sedici anni e il suo cuore comincia a battere per un compagno di scuola, George, così spiazzante nella sua normalità. D'improvviso vede davanti a sé la possibilità di una vita fatta di libertà e di scelte. I vestiti antiquati a cui Castley e i fratelli sono costretti, l'isolamento dei compagni che li considerano strani, possono essere superati. Mortimer bacia una compagna, persino l'irreprensibile Caspar disubbidisce per la prima volta. A poco a poco la ribellione comincia e i fratelli capiscono che se vogliono avere un futuro devono trovare il coraggio di sottrarsi alle leggi del padre."
Titolo che incuriosisce e trama che lo fa ancora di più!
Onora il padre è un libro sicuramente molto accattivante, soprattutto se pensiamo che è destinato a un pubblico parzialmente adolescenziale.
La trama è sviluppata abbastanza bene, si arriva al finale senza neanche rendersene conto.
E' un libro abbastanza piccolo. Leggendolo vi renderete conto che l'autrice non si è focalizzata molto sulla psicologia dei personaggi, infatti ne dà un profilo iniziale che si capovolge man mano che si va avanti con la lettura.
L'autrice si è focalizzata maggiormente sull'evoluzione di questo fanatismo religioso fino a portarlo agli estremi.
L'unica pecca è stata appunto la mancata attenzione (non so se volontaria o involontaria) sull'evoluzione psicologica dei personaggi che man mano si sono rivoltati verso il padre.
Io, durante la lettura, mi sono molto immersa nella vicenda e ho sofferto (lo ammetto) durante la lettura di scene leggermente crude.
Lo stile dell'autrice mi è piaciuto: è semplice e scorrevole ma senza termini troppo adolescenziali e stereotipati che a volte si trovano in questa tipologia di libri.
Anche questa volta questa collana non mi ha deluso; mi ci sono molto affezionata e sto cercando di leggere tutti i libri ad essa appartenenti.
Se vi incuriosisce questa collana potete trovare altre mie recensioni come Quello che non sai di me, che tratta temi come la fragilità emotiva, la depressione, e CyberBugie, che tratta temi come il cyberbullismo e l'intromissione della tecnologia nelle nostre vite.
Se avete letto altri libri della HOTSPOT scrivetemelo qui sotto.
Alla prossima recensione!