[Recensioni] La vampira Snob di Noémi Szécsi
Mmmm...devo dire che questo scritto ha prodotto in me varie reazioni. Ironico e cinico al punto giusto. Questo romanzo lascia il segno. (o due buchini sul collo)
Le parole posson essere fuorvianti ma è una specie di grande metafora sul genere più amato da tutti i lettori, il vampirismo. Grandi temi si incentrano su questo piccolo sfondo che si viene a creare tramite Jerne Voltampère, l’ultima discendente di una stirpe di vampiri che vive a Budapest con la nonna centenaria, donna maliarda e sensuale di giorno e spietata cacciatrice di notte, che tenta invano di spingere la nipote verso la tradizione di famiglia.
Un libro ambiguo e pieno di doppi sensi, intriso del sapore amaro della libertà. A tratti ho degustato l'astio e la freddura con la quale le parole erano scritte, a tratti ho annusato il sapore agrodolce della vendetta.
Smanie di potere per la giovane Vampira che diverrà ma dimezzate dalla nonna che la riporta a una vita normale, il gusto bisogna guadagnarselo.
Il racconto è intriso di acidità, stravaganza e grande incomprensione ma il tutto rende lo scritto piacevole e surreale a tratti, forse, anche banale. Si legge con fervente velocità e lascia un briciolo di sarcasmo nei confronti della stirpe ormai nota a tutti noi.
Languido, nelle parole e veriterio riesce a penetrare a fondo nella questione, anche se ambiguo. La struttura è regolare e fluida. I capitolo medi, scorrono facilmente. La storia è un misto di delirio e ipocrisia. BUONA LETTURA!
Le parole posson essere fuorvianti ma è una specie di grande metafora sul genere più amato da tutti i lettori, il vampirismo. Grandi temi si incentrano su questo piccolo sfondo che si viene a creare tramite Jerne Voltampère, l’ultima discendente di una stirpe di vampiri che vive a Budapest con la nonna centenaria, donna maliarda e sensuale di giorno e spietata cacciatrice di notte, che tenta invano di spingere la nipote verso la tradizione di famiglia.
Un libro ambiguo e pieno di doppi sensi, intriso del sapore amaro della libertà. A tratti ho degustato l'astio e la freddura con la quale le parole erano scritte, a tratti ho annusato il sapore agrodolce della vendetta.
Smanie di potere per la giovane Vampira che diverrà ma dimezzate dalla nonna che la riporta a una vita normale, il gusto bisogna guadagnarselo.
Il racconto è intriso di acidità, stravaganza e grande incomprensione ma il tutto rende lo scritto piacevole e surreale a tratti, forse, anche banale. Si legge con fervente velocità e lascia un briciolo di sarcasmo nei confronti della stirpe ormai nota a tutti noi.
Languido, nelle parole e veriterio riesce a penetrare a fondo nella questione, anche se ambiguo. La struttura è regolare e fluida. I capitolo medi, scorrono facilmente. La storia è un misto di delirio e ipocrisia. BUONA LETTURA!