Recensione: Come l’alba dopo la notte di Morris Camilletti

Julien è un ragazzo di venticinque anni la cui vita viene stravolta improvvisamente da un incidente che riduce in coma il suo migliore amico. Da qui, le cattive frequentazioni, i conflitti con i genitori e l’insoddisfazione per gli studi universitari lo portano a incappare in un guaio dopo l’altro; fino all’incontro con Kate, che il destino beffardo gli strapperà per poi restituirgli qualcosa di più grande: una nuova coscienza di se e della sua vita. 
La nostra opinione
E’ un racconto breve. Si legge facilmente, in poco più di un’ora.
Purtroppo lo stile e i contenuti narrativi lasciano percepire una certa immaturità di scrittura.
Le vicende e i personaggi sono presentati in maniera un po’ troppo approssimativa e anche i tempi verbali andrebbero rivisti …
Una storia che ha degli spunti belli e interessanti, ma che risente, come già detto, di un po’ troppa ingenuità narrativa.   
VOTAZIONE
DUE FENICI e 1/2
 
 
Un assaggio per i nostri lettori
“Era una splendida giornata di metà giugno. Dal balcone della sua villetta Julien stava osservando il panorama. I colori del paesaggio erano intensi, ravvivati dai raggi del sole che spiccava in mezzo a un cielo limpido. Una lieve brezza rendeva il clima piacevole e scuoteva dolcemente i riccioli castani di Julien. Ma chi era Julien? Era un ragazzo venticinquenne, figlio unico, nato da una famiglia benestante, da padre medico e madre professoressa di liceo. Le sue passioni erano la moto e dipingere quadri con colori a olio. I soggetti preferiti dei suoi quadri erano i panorami, di cui cercava di cogliere ogni minimo particolare”.
 

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