Buon pomeriggio cari Lettori e benvenuti ad una nuova puntata della nostra Rubrica che contiene le recensioni più irriverenti e canzonatorie! Oggi parliamo del primo di due romanzi di Mary McNear, autrice della trilogia "The Butternut Lake".
I desideri nascosti del cuore racconta la storia di Allie e del piccolo Wyatt.
Allie torna al cottage di famiglia a
Butternut Lake, in Minnesota, per iniziare una nuova vita insieme al suo bambino
Wyatt. Dopo la tragica scomparsa del marito, morto in missione in Afghanistan, Allie spera di trovare a Butternut un po' di pace e di serenità. Accolta con affetto dalla comunità, Allie conoscerà ben presto uno dei nuovi arrivati nonchè suo vicino di casa,
Walker Ford. Pian piano Allie affronterà varie sfide che la porteranno a scendere a patti con il suo passato e a pensare al futuro con rinnovata speranza.
Nonostante le premesse fossero buone, ho trovato questo romanzo melenso, buonista all'eccesso e particolarmente noioso!
La storia è una di quelle che sembrano scritte con lo stampino. Abbiamo una protagonista con un passato doloroso alle spalle e totalmente inconsapevole della sua avvenenza. Citando Ilenia (
Ilenia Zodiaco di
Con amore e squallore, andate a guardarvi qualcuno dei suoi video su Youtube!) Allie in casa avrà solo ed esclusivamente specchi di legno! Oltre ai personaggi, tutti ugualmente stereotipati, anche la trama stessa del romanzo è un miscuglio di elementi già visti e rivisti che conducono al solito finale da carie ai denti.
Con questo non voglio affermare che il lieto fine non sia di mio gradimento in generale, ma piuttosto denunciare la totale mancanza di realismo di questa storia.
Credo che la pecca più grande di questo romanzo sia proprio l'estrema facilità con cui vengono risolte situazioni drammatiche legate sia alla vicenda stessa che alla protagonista della storia. Lo stile dell'autrice è scorrevole, semplice ed anche piacevole da leggere, ma purtroppo la storia è davvero noiosa, in certi punti ho avuto difficoltà a proseguire.
Oltre ad Allie, abbiamo anche
Walker. Lui ovviamente è super bello, super intelligente, ha una carriera di tutto rispetto e un grande dolore che si porta dietro e che gli impedisce di legarsi a qualcuno. Dolore che in quattro e quattr'otto sparisce poco dopo aver incontrato Allie.
La drammaticità della vicenda viene del tutto sminuita dal modo in cui vengono affrontati questi drammi, facendo cadere la storia nella banalità più totale.
Ho già letto il secondo romanzo di questa trilogia e purtroppo posso già anticiparvi che siamo sullo stesso livello di questo qui.
Una storia che non ha nulla di originale, personaggi fatti con lo stampino e realismo inesistente, insomma non ve lo consiglio affatto!
Al prossimo appuntamento con "Hating Books that everyone loves"!