Buona giornata cari Lettori e benvenuti ad una nuova puntata della nostra Rubrica che contiene le recensioni più irriverenti e canzonatorie!
Stanotte anch'io sono stata svegliata dalle scosse di terremoto, la paura è stata tanta ma fortunatamente qui non ci sono stati danni. Il nostro pensiero oggi è rivolto a tutti coloro che vivono nelle zone più colpite dal sisma.
Tornando a parlare di libri, oggi ci dedichiamo al secondo romanzo della trilogia "The Butternut Lake".
Le scelte della vita prosegue la storia raccontata nel precedente romanzo inserendo nuovi personaggi. Stavolta a essere protagoniste della vicenda sono Caroline e sua figlia Daisy.
Caroline ha cresciuto Daisy da sola, ma l'improvviso ritorno dell'ex marito
Jack, pentitosi di averla abbandonata, rimette in discussione tutto.
Daisy è una ragazza posata, una figlia modello. Quando incontra
Will, un ragazzo dal passato non proprio limpido e dall'animo ribelle, tutto cambia. Madre e figlia si ritroveranno a fare i conti con i loro sentimenti mentre un'altra estate trascorre tranquilla a
Butternut...
Il secondo romanzo di questa trilogia segue la scia del precedente, raccontando una storia per certi versi molto simile e che sicuramente non brilla per originalità.
La storia di Caroline e Daisy è una storia di seconde opportunità e di nuovi inizi. La nuova opportunità che
Caroline e Daisy concedono a
Jack, ex marito che le ha abbandonate e che adesso è tornato a Butternut per cercare di fare ammenda, e l'opportunità che
Daisy concede a
Will, il ragazzo ribelle che ha sempre evitato e che adesso sta facendo breccia nel suo cuore.
La cosa che più mi infastidisce di questi romanzi è la solita prevedibilità con cui si sviluppa il racconto. I personaggi e la storia in sè sono praticamente identici a quelli del precedente romanzo.
Non c'è nulla di nuovo in questa storia, tutto si svolge secondo schemi ben precisi e che di originale non hanno nulla.
La storia si sviluppa in maniera molto semplice, non ci sono svolte nè colpi di scena, anzi tutto il romanzo si svolge in maniera piuttosto noiosa. I personaggi sono poco approfonditi, estremamente stereotipati e scialbi.
Sicuramente non consiglierei la lettura di questa trilogia, a meno che non soffriate di insonnia e vi serva un libro che stimoli il sonno!
Al prossimo appuntamento con "Hating Books that everyone loves"!