Armi, acciaio e malattie

Buon pomeriggio cari Lettori e buon inizio settimana! Come state? Qui tutto procede tranquillo, questo fine settimana passerò un weekend a Firenze in compagnia delle mie amiche e non vedo l'ora! Ma bando alle ciance e passiamo alle cose serie, oggi parliamo di un bel saggio che tratta un tema molto interessante.

Armi, acciaio e malattie è probabilmente uno dei saggi di cui si è più parlato ultimamente e, complici gli sconti Einaudi, ho deciso di leggerlo anch'io dato che l'argomento trattato è estremamente interessante. Jared Diamond ci trascina in un viaggio intorno al mondo che ci riporta indietro nel tempo di ben 13.000 anni. Diamond parte con un quesito: Perchè gli europei hanno assoggettato gran parte degli altri popoli? Perchè alcuni popoli oggi dominano e sono più organizzati e avanzati di altri?

E' da qui che parte il viaggio. Riportandoci a ritroso nel tempo e analizzando fattori geografici, antropologici e biogeografici, l'autore tenta di spiegare perchè alcuni popoli sono più progrediti rispetto ad altri, perchè per esempio furono gli spagnoli a conquistare gli Inca e a invadere il loro territorio e non gli Inca a invadere e conquistare l'Europa. Analizzando vari fattori che hanno contribuito a creare l'assetto del mondo come lo conosciamo oggi, fattori che potremmo riassumere in armi, acciaio e malattie, Diamond smonta qualsiasi teoria razzista.

Devo ammettere che ormai sono diventata una lettrice di saggi, li annovero tra le mie letture preferite e quindi non potevo perdermi il chiacchieratissimo saggio di Diamond che ci racconta tredicimila anni di storia con stile appassionante e mai noioso nè esageratamente didascalico. Diamond sa come catturare l'attenzione del lettore, il quesito principale che sta alla base dell'intero volume è un quesito che sono sicura chiunque si sia posto almeno una volta nella vita.

Il volume è diviso in varie sezioni dedicate a svariate materie quali la genetica, la geografia e la biogeografia, l'antropologia e la linguistica, i temi principali sono trattati in maniera molto esaustiva ma mai pesante nè eccessiva. Personalmente ho trovato questo saggio estremamente interessante e ricco di spunti di riflessione sulla nostra società e sul suo sviluppo passato e futuro.

La tesi che Diamond porta avanti è essenzialmente una tesi anti razzismo. In base alle prove da lui raccolte, Diamond sostiene che le diversità culturali tra i vari popoli e anche le diversità relative al loro sviluppo sono da imputare a caratteristiche geografiche, territoriali e anche ecologiche, caratteristiche queste che sono frutto di una scelta casuale e che non dipendono certo da migliori qualità genetiche possedute da alcune razze rispetto ad altre.

Quindi i diversi livelli di sviluppo registrati in varie parti del mondo non dipendono, come sostengono i teorici del razzismo, da una superiorità biologica di alcune razze ma bensì da caratteristiche del territorio, da caratteristiche climatiche che in un modo o nell'altro hanno penalizzato alcune razze rispetto ad altre.

Questo saggio è una lettura davvero piacevole, interessante e particolarmente affascinante per i temi trattati e il modo in cui vengono esposti. E' vero, si tratta di un saggio ma è un libro fruibile a tutti e che vi offrirà tanti spunti di riflessione sul mondo che ci circonda. Un viaggio nella nostra storia, un percorso illuminante che, oltre ad essere estremamente istruttivo, riesce a fungere anche da baluardo contro la teoria razzista e ad essere quindi particolarmente attuale. Buona lettura!

"La colonizzazione europea non fu dovuta alle differenze tra occidentali e africani, come i razzisti vogliono farci credere. Furono gli accidenti della geografia e della biogeografia a determinare l'esito finale; le differenti storie di questi due continenti dipendono in ultima analisi dal valore della loro terra."

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