[Review Party] Un sogno da vivere!

Sognare, non lo si fa solo di notte ma lo si può fare anche leggendo un libro! Sono una lettrice romantica, mi piace chiudermi completamente nel mondo che i libri mi propongono, forse per questo ho amato così tanto questo romanzo. 

Sofia ha 24 anni, una ragazza dei nostri tempi, senza più famiglia dedita al lavoro, alla sua amica Nina e alla tecnologia. Si perché Sofia non può vivere senza i social e senza computer. Quando dopo una sbronza, presa insieme a Nina e al fidanzato, perde il suo amatissimo cellulare. Non può fare altro se non correre a comprarne uno nuovo ma una strana donnina l'attende e le propone un piccolissimo cellulare di nuova generazione, con tutte le più moderne funzioni. Sofia lo compra senza esitazione. Quando prova però ad accenderlo, viene folgorata da una potente luce, che la fa inciampare sotto un grande albero ma qualcosa è cambiato, improvvisamente intorno a lei non vi sono più ne palazzi, ne altro, solo una distesa d’erba e un piccolo sentiero, qui che improvvisamente le appare un bellissimo giovane con abiti dell' 800 in sella ad un cavallo.

Sofia è stordita e non riesce a capire cosa sta succedendo, Ian il giovane ragazzo accorso in suo aiuto sembra uscito da uno dei suoi romanzi preferiti quelli di Jane Austen. Quando Sofia scopre che realmente si trova nel 1830 quasi impazzisce ma vi è un motivo se Sofia è arrivata lì, indietro di due secoli, deve trovare il suo posto e la sua casa, ben presto capisce che la sua casa è Ian. Tra i due nasce una travolgente storia d’amore, che forse non potrà avere un lieto fine ma che regalerà a noi lettori uno stupendo sogno ad occhi aperti. 

Sofia e un personaggio bellissimo, così spontaneo e divertente, che riesce ad affrontare la situazione con molta ironia e Ian è l’uomo che tutte vorremmo, attento e premuroso passionale, sexy e dolce al tempo stesso, così innamorato da impazzire. 

Un sogno in cui passato e presente si scontrano e incontrano creando un romanzo divertente, esuberante in cui viene messo chiaramente in evidenza quanto l’avere tutto nella nostra epoca non sia per forza fonte di felicità e che proprio la tecnologia ci allontana dalle cose più reali come i sentimenti.

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