Possiamo veramente fidarci dei nostri ricordi?

Buonasera lettori.
Buon giovedì e buon infra-settimana(?).
Come al solito sono in super ritardo con le recensioni e con la mia book challenge di questo 2018.
Mah, vabbè, bando alle ciance! 
 "Peter Katz ha alle spalle una lunga carriera in una delle agenzie letterarie più importanti di New York, e ormai quasi nulla può sorprenderlo. Ma il manoscritto che quasi per caso inizia a leggere lo colpisce fin dalle prime righe. Non è solo la scrittura magnetica, non è solo il coinvolgimento dell’autore a fargli capire subito che non si tratta di un romanzo come gli altri: chi scrive, un certo Richard Flynn, afferma di conoscere la verità su un famoso omicidio avvenuto quasi trent’anni prima, e di essere pronto a rivelarla nel suo romanzo.La vigilia di Natale del 1987, in circostanze mai del tutto chiarite venne ucciso Joseph Wieder, un carismatico professore di psicologia all’università di Princeton. Accademico stimato ma anche molto discusso, Wieder esercitava un notevole fascino sulle studentesse come Laura Baines, la ragazza di cui Richard Flynn era innamorato. Ma in questa sorta di sbilanciato e torbido triangolo, a un certo punto, qualcosa andò storto. Il manoscritto di Flynn è semplicemente eccezionale, ma purtroppo è incompleto: manca il finale. Determinato a non lasciarsi sfuggire l’occasione, l’agente letterario riesce a rintracciare l’autore, scoprendo però che è in fin di vita e che il resto del manoscritto è introvabile. Inizia così un viaggio alla ricerca del finale perduto e della verità che porta con sé. Un viaggio che diventa un’indagine sulla psiche e sul modo in cui la nostra memoria riscrive il passato, in un incerto, a volte ingannevole, gioco di specchi…"

Inutile dire perché mi sia tanto interessata a questo libro... adoro le storie avvolte nel mistero.

Il libro è possibile distinguerlo in 3 parti diverse corrispondenti a 3 punti di vista: Peter Katz, John Keller e Roy Freeman.

Peter Katz è un agente letterario e ci accompagnerà nella lettura della prima parte del romanzo di Richard Flynn.
Successivamente comparirà John Keller, telecronista, giornalista,ecc. diciamo che ha svolto parecchi lavori!
Verrà assoldato da Keller per indagare sulla parte mancante del manoscritto di Flynn e pian piano inizierà ad indagare sul caso scoprendo molti segreti.
Keller si metterà in contatto con Roy Freeman, agente in pensione, che gli fornirà alcune informazioni riguardante il caso della morte di Wielder.
Da questo punto in poi sarà Freeman a continuare le indagini e grazie alle sue conoscenze nella polizia farà luce sul caso.
Eh già, è un vero e proprio gioco della staffetta!
Però non è affatto pesante e noioso cambiare punto di vista ogni tanto, soprattutto perché si nota la differenza tra il carattere di uno o dell'altro personaggio, sono molto ben caratterizzati.

Una cosa che invece mi ha lasciata un po' interdetta è il tempo che ci hanno messo per arrivare alla fine del caso... se fossero andati a parlare con una specifica persona dall'inizio del libro il mistero sarebbe subito stato risolto... Okay, è scontata questa affermazione. Ma il personaggio che ha fatto avere l'illuminazione a Freeman non era avvolto nel mistero, anzi doveva essere la prima persona a cui si sarebbero dovuti rivolgere visto che era stato processato per l'omicidio di Wielder... hanno interrogato prima mezzo mondo e poi lui, che era anche il personaggio più raggiungibile.

Nel complesso il libro non è per nulla pesante, né per la scrittura, né per la storia in sé.
Sono sempre stata affascinata dai dai brutti giochi che la mente umana fa!

Alla prossima recensione!



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