Letture dal Passato: Cime Tempestose

Anche questa settimana siamo arrivati al post finale della rubrica Letture dal passato...Durante questi giorni il romanzo che ci ha tenuto compagnia è stato Cime Tempestose di Emily Brontë...







Emily Jane Brontë, nota anche con lo pseudonimo di Ellis Bell ,nata a Thornton il 30 Luglio 1818, è stata una scrittrice poetessa inglese, famosa per il suo unico romanzo Cime tempestose, unanimemente riconosciuto come uno dei classici della letteratura inglese del XIX secolo
Emily era la seconda delle tre sorelle Brontë, di cui ricordiamo anche Charlotte ed Anne.



Nell'autunno del 1845 Charlotte trovò uno dei quaderni di poesie di Emily. Rimase talmente colpita dai versi da pensare immediatamente alla pubblicazione di un volume che raccogliesse le poesie di tutte le sorelle. Convincere Emily, indignatissima per l'invadenza della sorella, non fu per nulla facile, ma con la promessa che la loro identità sarebbe stata protetta da pseudonimi (che le sorelle crearono a partire dalle loro iniziali) Charlotte riuscì infine a strapparle un consenso, e l'anno successivo il volume uscì con il titolo Poems by Currer, Ellis and Acton Bell. Ne vennero vendute due sole copie, ma Ellis (ovvero Emily) ricevette critiche lusinghiere.


Nel gennaio 1847, l'editore Newby accettò di pubblicare i romanzi di Ellis ed Acton Bell, rispettivamente Cime tempestose e Agnes Grey, che tuttavia furono pubblicati soltanto a dicembre sulla scia dell'enorme successo di Jane Eyre di Currer Bell. 
La salute di Emily andò via via indebolendosi. Morì di tubercolosi a soli trent'anni, il 19 dicembre 1848, dopo essersi ammalata in occasione del funerale del fratello, morto di delirium tremens nel settembre dello stesso anno. Fu sepolta nella cappella di famiglia, nella Chiesa di San Michele e Tutti gli Angeli a Haworth, nel West Yorkshire Ancora oggi si può visitare il suo luogo di sepoltura.

Cime tempestose è l'unico romanzo di Emily Brontë. Pubblicato per la prima volta nel 1847, sotto lo pseudonimo di Ellis Bell, il titolo viene dal nome di una casa che è una delle tre principali ambientazioni del libro. Una seconda edizione postuma fu curata da sua sorella Charlotte.
Nonostante ora sia considerato un classico della letteratura inglese, Cime tempestose non venne accolto in maniera molto entusiastica dalla critica. La sua struttura innovativa, che è stata paragonata a una serie di matriosche, rese i critici perplessi quando apparve per la prima volta.
Alcuni critici credevano addirittura che fosse una prima opera, meno matura, di Charlotte Brontë . Critici successivi rividero questo parere, e la maggior parte fu d'accordo che l'originalità e i traguardi raggiunti da Cime tempestose superavano le opere delle sorelle Charlotte e Anne.
Cime tempestose ha ispirato molti adattamenti, compresi diversi film, sceneggiati televisivi, e un musical, come pure una canzone di successo di Kate Bush intitolata Wuthering Heights.
Citazioni:

"A che scopo esisterei, se fossi tutta contenuta in me stessa? I miei grandi dolori, in questo mondo, sono stati i dolori di Heathcliff, io li ho tutti indovinati e sentiti fin dal principio. Il mio gran pensiero, nella vita, è lui. Se tutto il resto perisse e lui restasse, io potrei continuare ad esistere; ma se tutto il resto durasse e lui fosse annientato, il mondo diverrebbe, per me, qualche cosa di immensamente estraneo: avrei l'impressione di non farne più parte. Il mio amore per Linton è come il fogliame dei boschi: il tempo lo trasformerà, ne sono sicura, come l'inverno trasforma le piante. Ma il mio amore per Heathcliff somiglia alle rocce nascoste ed immutabili; dà poca gioia apparente ma è necessario. Nelly: io sono Heathcliff! Egli è stato sempre, sempre nel mio spirito: non come un piacere, allo stesso modo ch'io non sono sempre un piacere per me stessa, ma come il mio proprio essere. Così, non parlar più di separazione: ciò è impossibile...

"Ma, Heathcliff, se io ora ti sfidassi a farlo, ne avresti il coraggio? Se lo avrai ti terrò con me. Non giacerò là da sola. Possono seppellirmi dodici piedi sotto terra, e gettarmi sopra la chiesa intera; ma non riposerò fino a quando tu non starai con me. Mai!"

"In ogni nuvola, in ogni albero, nell'aria della notte e nell'aspetto di ogni oggetto durante il giorno, io sono circondato dalla sua immagine! I più comuni visi di donna o uomo, i miei stessi lineamenti, si prendon gioco di me con l'ombra di una somiglianza. Il mondo intero è per me una terribile collezione di ricordi, testimoniante ch"Ella è esistita e che io l'ho perduta!"


Baci...
Ilaria


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