[Intervista #14] Coffee Time with Barbara Baraldi

Buon Lunedì! Sapete che ormai le nostre interviste hanno preso il via !! Mi sono arrivate tantissime e-mail, piano piano risponderò a tutti...intanto vi ringraziamo per la fiducia che ci "donate" ogni giorno!! Quest'oggi grazie alla nostra inviata speciale "Sara G." abbiamo l'onore e il piacere d'aver con noi Barbara Baraldi , bravissima e ormai affermata autrice. 

F.B. Quanto c’è di te nei tuoi personaggi?
BB. "Barbara risponde sorridendo"C’è molto poco di Lei nei suoi personaggi, non vuole che lo scrittore assuma un ruolo protagonista, ma deve essere un tramite, una specie di medium che trasferisce storie dalla penna alla carta. Barbara accenna che Matilde, la protagonista del suo romanzo, incontra l’amore. Chiaramente la domanda seguente è molto facile da intuire, forse scontata.

F.B. L’amore quanto conta?”
B.B."gli occhioni chiari di Barbara si fanno vivi" L’amore conta tantissimo, tant’è che è sempre presente nei suoi scritti. Ma come le cose belle, l’amore a volte salva, a volte distrugge. "gli applausi vibrano, Barbara mantiene il suo candore e la sua purezza, come se fosse la prima volta"

F.B. La musica è fondamentale quando scrivi o preferisci il silenzio?
B.B. Già.. la musica.“La musica è importante”, mi dice. La musica, come l’amore, è un elemento caratteristico dei suoi scritti. Non solo come colonna sonora che fa da sottofondo, ma esattamente come un personaggio vero e proprio. (in ‘Scarlett’ c’è la presenza di un gruppo musicale). Ma per scrivere a volte c’è sia la necessità di farsi accompagnare dal silenzio, sia di lasciare che la musica entri nello scrittore.

F.B. Ma quindi, Barbara, com’è la vita da scrittore?
B.B."sorride, un sorriso vivo" E’ farsi un mazzo così. "E ride."
Racconta dei suoi esordi. Scrivere è sempre stato parte di Lei, fin da bambina. Poi la scelta adulta di scrivere sotto il nome di ‘Luna Lanzoni’, che le ha portato notorietà nell’ambito del noir, sia prestigio a livello di riconoscimenti. Infine la svolta: Mondadori decide di pubblicare i suoi romanzi. E lì la timidezza di Barbara esce tutta: rivela alla sua famiglia (anche se ormai è una donna adulta), di questa sua carriera parallela. Che da un paio di anni è diventata un vero e proprio lavoro a tempo pieno. Ciò che traspare in Barbara è l’umiltà con cui ammette certe cose. Non si sente una vip, un qualcuno di arrivato. Questo è un lavoro che la occupa seriamente e non un mezzo per apparire.  Barbara scrive la domenica mattina, la notte.. un vero e proprio impegno.


F.B. La giornata sta per volgere al termine. Ma prima di concludere, c’è una chicca, anzi due.
B.B. Barbara ha avuto modo di scrivere la sceneggiatura di una storia pubblicata su Dylan Dog ColorFest n. 9: “Il bottone di madreperla”, il cui personaggio principale è stato ispirato da un’anziana signora che aveva una merceria nella zona di Mirandola. Il pubblico ha gradito molto questa storia, paragonandola a “Il Lungo Addio” di Tiziano Sclavi. Per Dylan Dog Le è stata già richiesta una seconda sceneggiatura e a breve si cimenterà anche per Diabolik. Infine a Gennaio uscirà il suo prossimo romanzo per la Mondadori. 

Sono quasi trascorse due orette. Una foto insieme all’autrice, una dedica nella prima pagina del romanzo.. e questa giornata rimarrà nella mia memoria per tanto tempo. Grazie.


Mi sto avvicinando alla prigione. I miei non li sopporto più. Pensami, ne ho bisogno", l'sms di Matilde all'amica è inequivocabile: per lei si prospettano vacanze estive tutt'altro che divertenti. Con la famiglia si sta infatti trasferendo in campagna, in casa della zia Isabella. E fin da subito la sua avversione per la vita agreste è totale: la zia del papà è algida e scontrosa, la natura che la circonda estranea e ostile, la casa stessa decrepita e poco accogliente. Come se non bastasse, la figura conturbante di un bambino misterioso visita Matilde in sogno cercando di attirare la sua attenzione. Ma il mistero più grande è dipinto sul muro di un antico mulino dismesso, il quale si dice nasconda la mappa di un tesoro. Dal groviglio dei segreti in cui si dibatte, alla fine Matilde uscirà stringendo in mano ricordi preziosi, che l'aiuteranno a riconciliarsi con se stessa e con le persone che la amano di più.

Post più popolari