[Anteprima Jo March] Vecchi amici e nuovi amori di Sybil Grace Brinton
Esce il 26 Settembre 2013, disponibile nelle librerie già dalla fine del mese, il romanzo Vecchi amici e nuovi amori: Immaginario seguito dei romanzi di Jane Austen
(Old Friends and New Fancies: an Immaginery Sequel to the Novels of Jane Austen,1913) scritto da Sybil Grace Brinton. Esattamente un secolo dopo la pubblicazione del celebre Orgoglio e pregiudizio, di cui ricorre quest’anno il bicentenario, nel 1913 l’editore londinese Holden & Hardingham di Londra pubblicò il romanzo Old Friends and New Fancies, scritto da una misteriosa autrice inglese al suo esordio letterario. Il volume, già presentato dalla stampa dell’epoca come “sequel” dei romanzi austeniani, viene
descritto dalla Brinton come il tentativo di raffigurare le sorti dei più celebri personaggi creati dalla penna di una delle scrittrici più amate di tutti i tempi, inventando nuovi intrecci e riunendo in un unico esperimento letterario “vecchi amici” già tanto apprezzati dai lettori inglesi. Vecchi amici e nuovi amori è il primo seguito dei romanzi austeniani che inaugura un filone molto apprezzato e frequentato fino ai nostri giorni. Con impeccabile grazia, la Brinton cuce una trama di relazioni tra le famiglie e i personaggi protagonisti di tutti i romanzi canonici della Austen; oltre a svelare il seguito delle storie già note, e a far scoprire la vita coniugale di Elizabeth e Darcy, le nuove intromissioni di Lady Catherine de Bourgh (Orgoglio e pregiudizio), la brillante carriera di William Price, le tristi sorti che riguardano Mary ed Henry Crawford e gli improvvisi mutamenti sentimentali di Tom Bertram (Mansfield Park), ritroviamo i maliziosi piani orchestrati dalle sorelle Steele, la civetteria di Mrs. Jennings (Ragione e sentimento), e tanti protagonisti già conosciuti nei sei romanzi e che qui costituiscono un unico ideale sistema di personaggi.Una ricostruzione filologica e attentissima degli ambienti, dei caratteri, delle abitudini e dei contenuti tanto cari a Jane Austen, che esula dall’intenzione di volere emulare un modello in realtà inimitabile, ma che, facendo proprio uno stile vivace, ironico ed elegantissimo, ha saputo annodare i fili giusti delle varie trame per ottenere un’unica costruzione narrativa briosa e avvincente, come se personaggi e ambienti fossero stati da sempre intrecciati.