Recensione: In un paese bruciato dal sole di Bill Bryson

Buon Pomeriggio!
Dopo tante peripezie per riuscire ad avere questo libro, alla fine sono riuscita a leggerlo e a fare un  tuffo nella lontanissima Australia...

Dopo la strepitosa passeggiata nei boschi degli Appalachi, Bill Bryson è partito per l'Australia: l'isola più estesa del mondo e che è anche un continente, l'unico continente che è anche una nazione, l'unica nazione che è nata come una prigione. Armato di tanto tempo, del suo immancabile diario di viaggio e di inesauribile ironia  e curiosità, Bryson ha attraversato in treno l'interno desertico, ha guidato nelle città e lungo le strade costiere, ha camminato e navigato, e si è fermato a parlare più o meno con tutti quelli che ha incontrato. Ayers Rock e la Grande barriera corallina, il bush e la spinifex, i serpenti velenosi e i canguri, Sidney e Canberra, gli aborigeni, i vecchi hippy e i surfisti in cerca della grande onda...Il "catalogo australiano", insomma, è completo, e non poche saranno anche le sorprese. Tutto raccontato con la partecipazione emotiva, l'allegria stilistica e lo straordinario umorismo che hanno fatto di Bryson lo scrittore di viaggi più letto al mondo.



Prima di parlarvi del libro in sè, devo precisare che io amo l'Australia,sono terribilmente affascinata da questo paese così lontano dal nostro e spero un giorno di visitarla, quindi leggere il diario di viaggio di qualcuno che l'ha già vista e apprezzata, per me è stato un assoluto piacere!

Bryson attraverso i suoi appunti di viaggio, ci conduce nella lontanissima e assolata Australia, prima nelle desertiche zone interne che attraversa con un treno, poi per le più belle e famose città come Sidney, Canberra, Adelaide e così via e infine ci trascina lungo le coste, per ammirare alcune delle spiagge e delle bellezze naturali marine del posto...
Lo stile dell'autore mi è piaciuto moltissimo: l'ho trovato divertente, ironico e spensierato, perfettamente adatto a un diario di viaggio!

Inoltre non si limita solo a dare informazioni di carattere generale sui luoghi in cui si trova, ma descrive tutto ciò che lo colpisce, narrando di strani fatti, divertente aneddoti e delle conversazioni che ha con la gente locale...

Tutti i meravigliosi posti che visita, dalle città, ai parchi fino a quelle che mi hanno colpita di più come la Tree Top Walk, che sarebbe una camminata sopraelevata fra le cime degli alberi più alti d'Australia oppure l'enorme Ayers Rock, l'imponente roccia che è uno dei luoghi caratteristici dell'Australia , vengono descritti talmente bene che mi sembrava quasi di poterli vedere con i miei occhi!
Dalle parole del'autore emerge tutta la sua ammirazione per questo straordinario e allo stesso tempo strano Paese, un luogo in cui convivono persone di culture diversissime, un luogo in cui le grandi città come Sidney, dividono equamente il loro spazio con la natura selvaggia, un luogo in cui come Bryson più volte ricorda, ci sono animali letali che potete incontrare inaspettatamente, ma pur sempre un luogo magico che resta uno dei posti più belli del mondo!
Mi è piaciuto moltissimo leggere il diario di Bryson e non vedo l'ora di poter ammirare con i miei occhi qualcuna delle meraviglie australiane!

"L'Australia è in gran parte vuota e lontana, tanto lontana. La sua popolazione non è numerosa, e di conseguenza, il suo ruolo nel mondo è periferico. Non ha colpi di stato, non esaurisce le riserve ittiche con una pesca dissennata, non finanzia depositi impresentabili, non produce cocaina in quantità imbarazzanti, non usa la propria influenza in maniera arrogante e inappropriata. E' un paese stabile e buono. Non ha bisogno di essere tenuta sotto osservazione, e così non lo facciamo. Ma voglio dirvi questo: 
a perderci siamo solo noi!
Vedete, l'Australia è un posto interessante..."

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