[Recensione] Noi siamo grandi come la vita di Ava Dellaira
Buon Pomeriggio cari Lettori!
Oggi parliamo di un libro atteso da molti e di cui si è parlato moltissimo...
Oggi parliamo di un libro atteso da molti e di cui si è parlato moltissimo...
Tutto comincia con un compito in classe. «Scrivi una lettera a una persona famosa che non c’è più.» Per Laurel è il primo giorno in una nuova scuola, e si sente trepidante, spaventata, e con tanta voglia e paura di cominciare. Si sente anche vuota: quel vuoto gigantesco che si chiama May, la sorella più grande che se n’è andata silenziosamente durante l’estate, lasciandole un dolore esterrefatto e incredulo. Laurel scrive a Kurt Cobain, perché era il cantante preferito di May. E poi scrive a Amy Winehouse, Elizabeth Bishop, River Phoenix. Tutte persone che sua sorella amava. E che, come May, sono morte. Persone che possono ascoltare ciò che Laurel ha da raccontare , il suo primo anno di liceo, le cotte, le amicizie, l’emozione di crescere , e aiutarla a comprendere, e superare, un dolore troppo grande per i suoi quindici anni.
Ero curiosissima di leggere questo romanzo e appena l'ho avuto tra le mani l'ho letto tutto d'un fiato!
Devo dire però che questa lettura ha suscitato in me emozioni contrastanti...
Devo dire però che questa lettura ha suscitato in me emozioni contrastanti...
"Noi siamo grandi coma la vita" è un romanzo epistolare; la protagonista, Laurel, inizia a scrivere delle lettere a personaggi famosi deceduti da tempo, inizialmente lo fa per portare a termine un compito che gli è stato assegnato, ma ben presto quelle lettere diventano il luogo in cui si rifugia...
Laurel ha perso sua sorella May a causa di un incidente; May era il collante che teneva insieme la sua famiglia e una volta andata via, la famiglia di Laurel si sgretola: la madre se ne va ontano da casa, il padre si butta a capofitto nel lavoro e Laurel si trova costretta a vivere tra il padre e la zia Amy.
Così May scrive a Kurt Cobain, ad Amelia Earhart, a Heath Ledger, Jim Morrison, River Phoenix e tanti altri e attraverso queste lettere la ragazza cerca di scendere a patti col fatto che May non c'è più, che d'ora in poi dovrà andare avanti senza il supporto della sorella che ammirava tanto...
Questo romanzo si legge velocemente, grazie allo stile semplice, immediato e senza troppi fronzoli utilizzato dall'autrice; lettera dopo lettera conosciamo Laurel, la sua famiglia, i nuovi amici e anche la stessa May, che attraverso i racconti di Laurel prende vita, diventando una seconda protagonista...
L'idea alla base del romanzo è molto originale e mi è piaciuta molto, ma mi aspettavo molto, molto di più da questo libro!
Ero pronta ad emozionarmi, ad entrare nella storia, ma questo non è successo, anzi, ho trovato tutta la storia, pur se molto bella, un po' impersonale;
le emozioni che mi aspettavo di provare durante la lettura si sono fatte attendere e inoltre, nonostante vengano trattati temi delicati, quali la perdita di una persona cara e altri, il modo in cui sono stati trattati mi è sembrato leggermente superficiale!
Oltre a ciò ho trovato parecchie somiglianze con "The sky is everywhere", libro che però al contrario di questo mi ha molto emozionato...
Molta importanza viene data al percorso di Laurel, un percorso che la porta alla consapevolezza, consapevolezza non solo di sè stessa, ma anche di chi era davvero May!
All'interno del libro ci sono alcune frasi che da sole fanno tutto il romanzo, ma devo dire che nonostante volessi a tutti i costi farmelo piacere, non l'ho apprezzato come pensavo, ma non per questo ve lo sconsiglio, anzi se ne avete l'opportunità dategli una chance, perchè al di là del gusto personale, resta comunque un romanzo particolare e ricco di spunti originali!
La verità è bella, non importa quale sia. Anche se fa paura, o se è brutta. È bella semplicemente perché è vera. E la verità è luce. Ti rende più te. Io voglio essere me...
Siamo stati qui. Le nostre vite contano qualcosa.
Baci...