[Recensione] Primavera a Rose Harbor di Debbie Macomber
Quattro Typewriters |
La veste grafica è deliziosa, come la prima, dolce e sensibile. La locanda anche stavolta si riempie di vita e la padrona di casa Jo Marie è davvero una donna squisita.
Altre due vite si intrecciano, chi per un motivo, chi per un altro si incespicano cercando di risolvere i problemi che l'esistenza gli ha posto davanti. Ogni volta sento un tuffo al cuore quando leggo e ogni volta mi rimane impresso nell'animo tutto ciò che è stato vergato. Adoro il modo di scrivere di Debbie e ancor di più il suo leggero senso d'essere, di sbrogliare le situazioni in maniera talmente fluida che sembra che piano piano tutto riesca a risolversi.
Questa volta parliamo di una malattia, forte, decisa che non lascia scampo; di un amore quello di Mary che ha trascurato per anni, l'ha distrutto e ora? Cerca redenzione. Come può essere difficile sopravvivere a qualcuno che ti vuole bene ...a qualcuno che ti ama, così profondamente da traviare la sua intera esistenza per il vero sentimento? Durante tutte le pagine sgorga il dolore vivo e pulsante.
La storia di Annie e del suo ex-fidanzato, traditore, petulante che l'ha plagiata per tutti questi anni rendendola schiava di se stessa. Oliver che riuscirà a riportarla a galla, grazie anche ai suoi nonni.
Sono vite, sono esistenze che ti rimangono dentro e che donano un posto; lasciano il cuore e l'animo alla locanda che cambierà le loro vite. Un romanzo intenso, con un cuore che batte forte. O se vogliamo essere precisi, con cuori che battono all'unisono. BUONA LETTURA e Buona permanenza alla Locanda dei Sogni.