Ritorno alla realtà!

Ancora una volta vi racconto il seguito di un libro di cui avevo già letto il primo, una duologia. Anche in questo caso mi era piaciuto molto il primo (qui la recensione), un pò di meno il secondo. In questo volume colui che era morto, James che ora ha completamente un altro nome, cioè il marito di Aimee, torna a galla. 

James è un uomo diverso, lui è rimasto a 6 anni fa quando il fatidico incidente gli ha fatto perdere la memoria. In questo volume seguiamo i suoi pensieri, tra passato e presente ci conduce verso un limbo desolato a contatto con i suoi nuovi figli e un "io" che non sa nemmeno gestire, elaborare e ricordare. 

Si trasferisce di nuovo nella casa dei genitori, contro la volontà dei suoi figli e qui cerca disperatamente Aimee, i suoi ricordi e la sua vecchia vita ma qualcosa inesorabilmente è cambiato.

Una scrittura si semplice ma a tratti contorta, ostica, a parlare e pensare è lui, come se fosse una persona che non ha mai vissuto quegli anni, ha difficoltà con lo stile che si è venuto a creare. Ricordi che si susseguono e emozioni più che altro interiori. James non è Carlos...

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