Gli estratti di una storia d'amore tra note musicali e pagine d'inchiostro.
IL LIBRO
Una storia d'amore tra note musicali e pagine d'inchiostro. Diana ha ventitré anni e una valigia piena di sogni con sé. È partita dal sole della sua adorata Sicilia verso il freddo del Massachussetts per seguire un master di Scrittura Creativa alla Boston University e coltivare così il sogno di diventare una vera scrittrice. Homer ha alle spalle un passato di solitudine e abbandono e la musica è l'unico strumento che possiede per connettersi col mondo. Nato cieco e dato in adozione alla nascita, prova a sbarcare il lunario suonando per le strade di Boston e le sue canzoni riescono a catturare il cuore di Diana. Ogni mattina, seduta ai tavoli di uno Starbucks, la ragazza si lascia ispirare per la scrittura del suo romanzo dalla musica del giovane e affascinante artista di strada, pur non sapendo nulla di lui. Chi è quel ragazzo? Perché non ha mai incrociato il suo sguardo, nascosto sempre dietro un paio di occhiali scuri? Un romanzo da scrivere ad ogni costo, un'imprevista attrazione e una vecchia casa coloniale dal passato misterioso uniranno Homer e Diana, ma una grande bugia minaccia il loro rapporto. Adesso apri gli occhi è un Romance New Adult in bilico fra verità e bugie, fra passato e presente. Una storia d'amore tra note musicali e pagine d'inchiostro, che parla con delicatezza e inaspettata ironia di disabilità, isolamento ed emarginazione, in tutte le sue forme. Adesso apri gli occhi è il primo volume della serie The orphanage, che segue le vicende di cinque amici, rimasti orfani e cresciuti insieme nella spettrale "Villa Sullivan".
L'AUTRICE
Ornella De Luca è nata il 26 Maggio 1991 a Messina, dove si è laureata in "Teorie e tecniche della comunicazione giornalistica e dell'editoria" con il massimo dei voti. Le sue precedenti pubblicazioni sono: La consistenza del bianco (Onirica Edizioni, 2015), Il sacrificio degli occhi (Onirica Edizioni, 2016) e I colori del vetro (Rizzoli, 2017).
Primo Estratto
Homer ha vissuto una vita diversa dagli altri ragazzi della sua età. Sia per la sua cecità sia per l'abbandono da parte della sua famiglia alla nascita. Dall'orfanotrofio all'affidamento, Homer è sempre stato chiuso in una bolla di solitudine. L'unica persona che riuscirà a penetrare questa barriera con piccoli gesti inaspettati sarà Diana.«Quasi dimenticavo, ti ho portato un regalo!» esclamai, cercando nella borsa un vecchio lettore mp3.
«Un regalo? E perché?» mi chiese, sinceramente incuriosito.
«Per me?». Il tono con cui lo disse mi fece capire che non ne riceveva spesso, ragione in più per dargli subito quello che avevo per lui.
«Sì, certo. L'altro giorno mi hai detto che purtroppo hai pochi libri in braille, giusto?». «Sì, l'ho detto. Ma questo che c'entra con…».
«Shh… lasciami finire. Dicevo che hai detto di possedere meno libri di quanti ne vorresti e anche che non hai mai letto Jane Eyre, da qui l'idea degli audiolibri!» esclamai, orgogliosa della mia intuizione. Gli presi la mano, era calda e dalla pelle morbida, e poggiai sul suo palmo il lettore. «Ho scaricato per te circa cinquanta romanzi, quelli che amo di più, e soprattutto c'è Jane Eyre!».
«Per me» disse, stavolta con tono affermativo. La sua incredulità era davvero dolce.
Secondo Estratto
Diana prova a convincere Homer che la sua cecità non rappresenta un problema per lei, mentre Homer è convinto che la ragazza che ama non capisca appieno le conseguenze che la sua condizione comporta nella vita di tutti i giorni. «Non hai idea di ciò che significa vivere come me».
«Allora fammelo capire». Homer alzò il sopracciglio destro, come se avesse appena accettato una sfida che sapeva già avrebbe vinto. Poi separò le mani dalle mie e ne infilò una nel taschino, tirando fuori il fazzoletto abbinato allo smoking. Lo ripiegò su se stesso e tornò a rivolgersi a me.
«Posso?». Non capii subito ciò che aveva in mente, ma in quel momento avrei detto di sì a qualsiasi cosa.
«Va bene». Homer si avvicinò e allungò una mano sul mio viso, accarezzandomi gli occhi. Poi mi bendò. «Cosa vedi adesso?». Ecco cosa voleva fare: mostrarmi la sua perenne oscurità.
«Non vedo niente». «Ecco e questo è solo l'inizio. Adesso prova a prendermi».
«Homer?» chiesi, ma non ricevetti alcuna risposta. Lo sentii alzarsi e allontanarsi.