Un pittoresco e divertente diario di viaggio!
Buona giornata cari lettori e buon inizio settimana! Oggi, per la mia gioia, torniamo a parlare di Oriana Fallaci con il resoconto dei suoi primi viaggi in America.
Viaggio in America è ormai il dodicesimo libro che leggo di Oriana Fallaci e devo dire che ogni volta scopro qualcosa di nuovo che me la fa apprezzare ancora di più. Stavolta la Fallaci parla dei suoi primi viaggi in America, paese dove in seguito si trasferì, e dei primi approcci con quel luogo che più di tutti incarnava, e incarna ancora, una sorta di sogno. Diviso in varie sezioni, il libro ci trascina dalla caotica e rumorosa New York alle tradizioni del Sud, dal Grand Canyon alle ultime riserve indiane, da Las Vegas al mondo della politica americana. Con tono deciso e piglio ironico, Oriana ci fa conoscere l'America degli anni 60' con i suoi pregi, difetti e contraddizioni.
Questo libro è una sorta di lungo diario di viaggio che rappresenta i vari step del rapporto della Fallaci con l'America, un paese che amò sempre e apprezzò moltissimo, tanto da farne la sua casa. Erano i primi anni in cui Oriana venne mandata come inviata de l'Europeo, scrisse e parlò dell'America, narrò cose belle e cose brutte, tutto col suo stile fresco, estremamente ironico ed intrigante.
La parte che ho preferito è sicuramente quella in cui si parla del viaggio in auto intrapreso da Oriana insieme all'attrice Shirley MacLaine. Prima tappa lo sfarzo e l'eccessività di Las Vegas contrapposto poi alla desolazione dei paesaggi del canyon e delle ghost town,le città fantasma abbandonate.
La protagonista del libro è ovviamente l'America, la Fallaci ci permette di gettare uno sguardo su quello che era il continente americano nei primi anni 60' del 900. Tratteggia perfettamente lo spirito che anima quel paese, uno spirito di ribellione, di rivoluzione, di voglia di fare. Uno spirito impaziente, quasi frettoloso, ma allo stesso tempo adrenalinico e frizzante.
Lo spirito che in fin dei conti ha sempre caratterizzato l'America e che, ancora oggi, ci fa guardare ad essa come a una sorta di dreamland. Un pittoresco e divertente diario di viaggio che già faceva intravedere il profondo legame che si sarebbe creato tra Oriana e l'America. Buona lettura!
Questo libro è una sorta di lungo diario di viaggio che rappresenta i vari step del rapporto della Fallaci con l'America, un paese che amò sempre e apprezzò moltissimo, tanto da farne la sua casa. Erano i primi anni in cui Oriana venne mandata come inviata de l'Europeo, scrisse e parlò dell'America, narrò cose belle e cose brutte, tutto col suo stile fresco, estremamente ironico ed intrigante.
La parte che ho preferito è sicuramente quella in cui si parla del viaggio in auto intrapreso da Oriana insieme all'attrice Shirley MacLaine. Prima tappa lo sfarzo e l'eccessività di Las Vegas contrapposto poi alla desolazione dei paesaggi del canyon e delle ghost town,le città fantasma abbandonate.
La protagonista del libro è ovviamente l'America, la Fallaci ci permette di gettare uno sguardo su quello che era il continente americano nei primi anni 60' del 900. Tratteggia perfettamente lo spirito che anima quel paese, uno spirito di ribellione, di rivoluzione, di voglia di fare. Uno spirito impaziente, quasi frettoloso, ma allo stesso tempo adrenalinico e frizzante.
Lo spirito che in fin dei conti ha sempre caratterizzato l'America e che, ancora oggi, ci fa guardare ad essa come a una sorta di dreamland. Un pittoresco e divertente diario di viaggio che già faceva intravedere il profondo legame che si sarebbe creato tra Oriana e l'America. Buona lettura!