[I° Tappa BlogTour] Come nasce un romanzo? Dall’incipit alla pubblicazione.

Il libro

Thea ha lunghi capelli neri, un cappuccio scuro sempre calato sulla fronte e non ama andare a scuola. Ne ha cambiate parecchie, ultimamente, a causa del lavoro dei suoi genitori. È la scusa che accampa nell’ufficio della sua nuova preside, che l’ammette all’anno scolastico non senza riserve, in completo di tweed e sguardo indagatore. Thea Jacobs è in realtà una giovane guardiana della Terra: deve preservare il pianeta dal disequilibrio tra bene e male ed è in guerra con le ombre scatenate dall’ira vendicativa di Aimon, discendente delle forze di Caos. È in pericolo: i nemici hanno fatto piazza pulita dei suoi compagni guardiani e lei deve fuggire, o la Terra ne subirà amare conseguenze. Intorno, anche le ultime persone care vengono meno e Thea rimane sola, fatta eccezione per Lucas, il suo compagno di banco. È un umano così mediocre... le fa una corte spietata e le è sempre fra i piedi. Colta in flagrante nell’atto di uccidere un nemico sotto mentite spoglie, Thea non ha più alternative e decide di coinvolgere il ragazzo in un’avventura che li porterà a scoprire mondi paralleli aldilà di ogni immaginazione. Salti spazio-temporali, portali magici, creature alate di innata bellezza aspettano i due compagni di scuola, così diversi eppure così vicini, entrambi alla ricerca del vero senso dell’amore e in balìa di quei poteri tutti umani che ognuno di noi possiede ma che nessuno mai si rende conto di avere. 

L'autrice

Francesca Maggi (Guastalla, 1987) è cresciuta in provincia di Milano, per poi laurearsi in Marketing all’Università Bocconi. Oggi vive a Milano con il marito e il figlio e lavora in una società di software. Solitude: l’ultima guardiana è il suo romanzo d’esordio.

Come nasce un romanzo? Dall’incipit alla pubblicazione.

Circa un mese fa mi sono dovuta cimentare per la prima volta con un incontro con una classe quarta di un liceo scientifico della provincia di Milano. Più precisamente il mio liceo, con la mia professoressa, il mio vecchio banco e mille ricordi. Avrei voluto solo presentare il mio libro, ma mi è stato chiesto di preparare una lezione.

Cosa potevo raccontare a un gruppo di diciassettenni che non aspettavano altro che il suono della campanella? 
Semplice. “Come nasce un romanzo: dall’incipit alla pubblicazione”.

Si può imparare a scrivere un romanzo?

Assolutamente sì. Forse non scriverete un best-seller, forse non sarete i nuovi J.K. Rowling e Stephen King, ma sicuramente potete imparare a scrivere e strutturare un romanzo.

Come fare?
Il primo passo fondamentale è leggere. Gustave Flaubert diceva di “non leggere come i bambini per divertirvi, o come gli ambiziosi per istruirvi, leggete per vivere”. Scegliete i generi che preferite, cercate di variare per scoprire le vostre preferenze. Io ad esempio amo leggere in base all’umore. Vario dai romanzi gialli, a quelli romantici, ai fantasy. Ognuno di essi mi ispira un modo diverso di scrivere, e anche questo è qualcosa su cui potete sperimentare.

E ricordate di dare molta importanza all’incipit. A un editore bastano solo tre pagine per capire se un romanzo sia degno di essere letto.

Da dove si comincia?

In realtà da dove volete, l’importante è aver chiaro in mente di cosa o di chi si vuole raccontare. Potrebbe essere un personaggio, un luogo, magari un omicidio, e intorno ad esso costruire la narrazione.

A me piace partire dai personaggi, perché credo che caratterizzare i protagonisti sia il modo migliore per dare credibilità al racconto. Di loro dovete sapere tutto: come si chiamano, che passioni hanno, il colore preferito, il piatto preferito. Dovete conoscerli alla perfezione. 

Pensiamo a un romanzo che è stato letto da milioni da persone in tutto il mondo: Harry Potter. La Rowling ha inserito nel libro personaggi che aveva realmente incontrato nella sua vita: Potter era il cognome di due suoi amici d’infanzia, il professor Silente è ispirato al suo preside delle elementari, Hermione rappresenta la stessa Rowling all’età di undici anni, e così per molti altri. In questo modo, avendo un punto di partenza, è più facile definire la loro personalità e mantenere una certa coerenza nelle loro azioni. 

Via via che si scrive infatti saranno gli stessi personaggi che vi faranno venire in mente come proseguire.

Che genere di romanzo scrivere?
Questo dipende da voi. Un romanzo, o un racconto, vi permette di dire qualcosa al pubblico. Potete semplicemente farlo divertire, ma potete anche insegnare qualcosa o farlo riflettere su certe tematiche e situazioni che vi stanno a cuore. Io ritengo che questo sia l’approccio migliore. Scrivere è un modo per far sentire la propria voce e la propria opinione, e non dovrebbe essere sprecato: i libri hanno un grande potere d’influenza sul pubblico. 
Questo messaggio può essere trasmesso in diversi modi a seconda del genere di romanzo che scriverete: un romanzo young adult, indirizzato quindi a ragazzi dai tredici ai diciannove anni, dovrà avere un linguaggio e delle tematiche in grado di catturare la loro attenzione; un romanzo romantico per adulti dovrà avere delle descrizioni che probabilmente non metteremmo in un libro per bambini; un thriller dovrà essere in grado di mantenere il lettore con il fiato sospeso, e affrontare temi importanti non dovrà distogliere il lettore dal desiderio di scoprire chi sia l’assassino. 

Chi è il vostro pubblico?

Scrivere un romanzo non implica necessariamente che qualcuno oltre a voi lo legga. Pensate al diario segreto. Quello è un modo per mettere nero su bianco i vostri pensieri, e di certo non vorreste che vostro fratello o vostra madre venissero a metterci il naso. Eppure anche i diari possono diventare vere e proprie opere letterarie. Pensate al diario di Anna Frank. Quindi potete anche scrivere solo per voi stessi, per il piacere di farlo.

Se invece aspirate a diventare scrittori, o comunque vi piacerebbe avere un’opinione altrui, dovete diffondere il vostro manoscritto e i vostri racconti, in modo da raccogliere critiche e consigli.

Consiglio di iniziare a farlo leggere a chi vi è vicino: i genitori, un amico, un insegnante. Poi potete passare alle piattaforme di condivisione e ai concorsi letterari.

Come pubblicare un romanzo?

Pubblicare un romanzo con una casa editrice non è semplice, soprattutto se da esordienti vi focalizzate sui grandi gruppi editoriali che hanno il catalogo pieno da qui ai prossimi due anni. 
Le alternative però fortunatamente esistono: il self-publishing, da non sottovalutare in quanto vi permette di gestire in autonomia anche le promozioni; le piccole case editrici, che forse vi daranno meno visibilità ma saranno disposte a scommettere su di voi; gli agenti letterari, che grazie alla loro esperienza vi sapranno indirizzare sulla strada migliore.

In generale però evitate come la peste i contratti a pagamento. Nessuno dovrebbe essere obbligato a pagare per vedere pubblicata la propria opera!
Pronti per cominciare…?

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